Omicidio a Torino

Cadavere con coltello conficcato nell'occhio: formalizzato il fermo al fratello della vittima

Previsto un interrogatorio con il Pm Delia Boschetto. Mistero sul movente.

Cadavere con coltello conficcato nell'occhio: formalizzato il fermo al fratello della vittima
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Un vero e proprio "giallo" da manuale quello che si trovano a dover risolvere i Carabinieri di Torino: come riporta Prima Torino, il cadavere è infatti stato trovato in una stanza chiusa a chiave con un coltello conficcato nell'occhio. E ora i sospetti sono tutti sul fratello della vittima, rintracciato nelle scorse ore in Trentino a Rovereto.

Cadavere con coltello conficcato nell'occhio: formalizzato il fermo al fratello della vittima

La Procura della Repubblica di Torino, sulla base delle risultanze investigative prodotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell'Arma del capoluogo piemontese e della Compagnia Torino San Carlo, ha emesso un decreto di fermo nei confronti del presunto autore dell'efferato omicidio. Si tratta del fratello della vittima, rintracciato nella notte a Rovereto, dove è stato condotto in una caserma dell'Arma.

I fatti sono avvenuti in uno stabile che si trova nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Porta Susa (via Principi d'Acaja per la precisione). Il cadavere era riverso supino al centro di una cantina con un coltello conficcato nel bulbo oculare: si tratta di Enrico Pellegrini di 52 anni. La porta, chiusa a chiave, non consentiva l'ingresso delle Forze dell'Ordine e sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per forzare la serratura. Il povero Enrico abitava da solo ultimamente ed era sparito da giorni. Il cadavere è stato rinvenuto con un coltello brutalmente conficcato in un occhio. Secondo quanto riferito dai vicini di casa ai Carabinieri, qualche giorno fa ci sarebbe stato un violento litigio con il fratello Carlo Pellegrini di 48 anni.

Rintracciato in Trentino il fratello

Per lui è un in programma un interrogatorio che potrebbe chiarire le circostanze di quello che è già stato classificato come un omicidio da manuale. Il fascicolo dell'indagine è in capo al Pubblico ministero Delia Boschetto che sta valutando eventuali alibi del 48enne per verificare se può essere lui l'assassino. A lanciare l'allarme il papà dei due, che da giorni non riusciva più a mettersi in contatto con i figli. E il cadavere sarebbe stato rinvenuto proprio dall'anziano papà sceso in cantina. Solo Carlo Pellegrini potrà chiarire i motivi del violento litigio dei giorni scorsi ed, eventualmente, indirizzare le indagini verso una soluzione. Questo dunque al momento lo stato dei fatti per quanto riguarda l'omicidio di Torino.

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