Il report Arpav

Qualità dell'aria in Veneto, primo report Arpav: ecco com'è andata nel 2020

Valore limite giornaliero del PM10 rispettato solo in 8 centraline tutte ubicate nella fascia pedemontana o montana e in Val Belluna.

Qualità dell'aria in Veneto, primo report Arpav: ecco com'è andata nel 2020
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Lo studio presentato da Arpav ha come finalità quella di fornire al pubblico una prima serie di informazioni rilevanti sull’inquinamento atmosferico registrato in Veneto nel 2020, grazie ai dati misurati dalla strumentazione automatica presente presso la rete di monitoraggio della qualità dell’aria.

Qualità dell'aria in Veneto nel 2020, il dossier

Per far conoscere al meglio lo "stato" dell'aria in Veneto, Arpav ha appena pubblicato il primo report che sintetizza lo stato di qualità dell’aria in Veneto nel 2020 in attesa del quadro dettagliato che sarà fornito nei prossimi tempi dalla Relazione Regionale sulla Qualità dell’Aria. Cosa si può evincere analizzando questo dossier?

Biossido di azoto sotto controllo

Prima di tutto una notizia positiva: nessun superamento del valore limite annuale del biossido di azoto nei 41 punti di misura, con una diminuzione tendenziale delle concentrazioni registrate nel 2020 rispetto ai tre anni precedenti. Anche per il valore limite annuale del PM10 non si evidenziano superamenti nelle 35 stazioni dotate di analizzatori automatici, con livelli medi di particolato stabili o in leggero aumento rispetto al 2019.

PM10 giornaliero in aumento

Nettamente diversa la situazione del valore limite giornaliero del PM10, rispettato solo in 8 centraline, tutte ubicate nella fascia pedemontana o montana e in Val Belluna, con un generale aumento a scala regionale del numero di giorni di superamento del limite rispetto al 2018 e al 2019. Per il particolato più fine, il PM2.5, i valori medi annui sono stati rispettati in 15 delle 17 centraline dotate di strumenti automatici, ma con concentrazioni tendenzialmente più elevate rispetto ai due anni precedenti.

Ozono, calano i superamenti della soglia

Infine per l’ozono si evidenzia una significativa diminuzione del numero di episodi di superamento della soglia di informazione, che si concentrano quasi esclusivamente nel mese di luglio. Rimane invece stabile, per questo inquinante, il valore obiettivo per la protezione della salute umana, misurato sul triennio 2018-2020, che evidenzia il rispetto del limite solo in 3 stazioni su 23, in analogia con gli anni precedenti.

Questo primo studio sarà completato, come di consueto, dalla Relazione Regionale della Qualità dell’Aria, in cui si aggiungeranno tutti i dati degli inquinanti che sono determinati attraverso analisi di laboratorio, quali Benzene, Benzo(a)Pirene, Arsenico, Nickel, Cadmio, Piombo, che necessitano di tempi di lavorazione più lunghi. Inoltre la Relazione Regionale fornirà un’analisi completa dei dati relativi ad ogni singola stazione della rete di monitoraggio aria di ARPAV.

Stop circolazione diesel Euro 4 fino al termine dell'emergenza Covid

Sarà sospeso fino al termine dell'emergenza Covid-19 il divieto alla circolazione per i mezzi diesel Euro 4 sul territorio della regione Veneto. La decisione arriva dal coordinamento dell'Unità di crisi regionale, guidato da Nicola Dell'Acqua, che posticipa, nell'ambito dell'Accordo di programma del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell'aria, il blocco per questa tipologia di mezzi previsto a partire dal prossimo 11 gennaio, come stabilito dalla delibera di Giunta regionale n. 1892 del 29 dicembre 2020.

 

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