Parcovie 2030

Patto tra otto Regioni per salvare la transumanza (con Piemonte e Veneto)

Un accordo siglato per "disegnare, attraverso tratturi e vie della transumanza, la storia millenaria delle nostre regioni da nord a sud"

Patto tra otto Regioni per salvare la transumanza (con Piemonte e Veneto)
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Valorizzare i patrimoni rurali delle Regioni, in modo da rigenerare il sistema socio-economico di terre spesso a rischio spopolamento, andando ad aiutare le comunità locali dal punto di vista dell'occupazione e della green economy. Con questo virtuoso obiettivo è stato firmato a Roma l'accordo di partenariato, nell'ambito del progetto "Parcovie 2030", denominato "Parchi, pastori, transumanze e Grandi Vie delle Civiltà". Un'iniziativa sottoscritta dai presidenti di 8 consigli regionali: Piemonte, Veneto, Puglia, Basilicata, Campania, Molise e Marche.

Il progetto "Parcovie 2030"

Un accordo di partenariato siglato nella giornata di lunedì 17 maggio 2021 e firmato dai presidenti dei Consigli regionali di 8 Regioni italiane: Lorenzo Sospiri (Abruzzo), Roberto Ciambetti (Veneto - coordinatore della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative), Marche Dino Latini (Marche), Salvatore Micone (Molise), Loredana Capone (Puglia), Stefano Allasia (Piemonte), Carmine Cicala (Basilicata) e Gennaro Oliviero (Campania). Un patto a cui si aggiungeranno nei prossimi mesi anche Lazio e Calabria.

Il progetto "Parcovie 2030", denominato "Parchi, pastori, transumanze e Grandi Vie delle Civiltà", rientra all'interno del Programma delle terre rurali d'Europa nella programmazione europea Agenda 2030, e punta a rilanciare un turismo sostenibile con la creazione di ciclovie e cammini nelle aree interne e ottenere così il riconoscimento di patrimonio "materiale" dell'umanità Unesco.

Un patto per salvare la transumanza

"Nostro obiettivo - afferma Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale dell'Abruzzo, capofila del progetto - è tracciare vie millenarie, collegare a questi percorsi tutti i giacimenti culturali, turistici, ambientali ed enogastronomici; disegnare, attraverso tratturi e vie della transumanza, la storia millenaria delle nostre regioni da nord a sud. Siamo convinti di trovare grande rispondenza nella programmazione dei fondi strutturali nazionali e di poter allargare il progetto alla collaborazione transnazionale, intrecciando le vie pecuniarie di nazioni come Francia, Albania e Grecia. Chiaramente, potendo tracciare queste vie, ci candideremo anche al riconoscimento materiale Unesco. Faremo di questo grande percorso non solo la narrazione di millenni, ma tracceremo un nuovo paradigma di sviluppo di aree interne e borghi".

La transumanza, uno degli eventi tradizionali e insieme spettacolari della montagna piemontese, torna così ad essere protagonista e occasione per il rilancio dei nostri territori montani. L’importanza dell’adesione del Piemonte all’accordo di partenariato è stata illustrata dal Presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, che ha sottolineato come "questo progetto servirà ad ampliare, attraverso interventi integrati di sistemazione, recupero ed accessibilità dei sentieri destinati alla transumanza, le opportunità di promozione e valorizzazione di molte aree rurali e di montagna".

Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto e coordinatore della conferenza, oltre a sottolineare che accanto all'immagine arcaica del gregge che si muove alla ricerca del cibo c'è l'attualità, ha inoltre citato la transumanza che si sta verificando in Veneto in questi giorni dalla provincia di Treviso a quella di Belluno come documentato da un video, divenuto virale, pubblicato dal presidente della Regione Veneto Zaia.

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