Stagione invernale

Salvini sente Zaia e lo sostiene sugli impianti sciistici: "Con protocolli perché non aprirli?"

I due leader si sono parlati stamattina. Prosegue il pressing sul Governo per una riapertura degli impianti in sicurezza. "Altrimenti ristori certi".

Salvini sente Zaia e lo sostiene sugli impianti sciistici: "Con protocolli perché non aprirli?"
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Impianti sciistici, il caso del momento: stamattina i due leader si sono sentiti.

La telefonata tra Salvini e Zaia

"Ho sentito Luca Zaia questa mattina. Se ci sono protocolli che mettono in sicurezza chi va al bar, al ristorante o nei centri commerciali non si capisce perché non si possano usare per gli impianti sciistici, da cui dipende il lavoro di migliaia di lavoratori e imprese".

E' quanto ha "cinguettato" oggi, mercoledì 25 novembre 2020, il leader della Lega, che si schiera così al fianco del Governatore veneto nel braccio di ferro in corso con il Governo sulla partita della stagione invernale. Il tutto in attesa del responso definitivo che dovrebbe arrivare a giorni con il nuovo Dpcm. Un "endorsement" pro Zaia, quello di Salvini, che arriva dopo le recenti turbolenze (e relativi malumori) legate al caso Fontana e alle sue annunciate dimissioni da segretario regionale della Liga Veneta in vista di un nuovo ruolo nazionale.

Il Governatore: "Certezza sui ristori se si tiene tutto chiuso"

Sia ieri, martedì, che oggi, lo stesso Zaia, nel tradizionale punto stampa da Marghera, aveva sollecitato l'Esecutivo a considerare con attenzione le linee guida varate dalla Regioni per consentire un'apertura degli impianti - e di tutte le attività connesse - in piena sicurezza. "E se proprio si vorrà tenere tutto chiuso, servono risposte certe sui ristori per un comparto che subirà un'ennesima mazzata".

Salvini sente Zaia e lo sostiene sugli impianti sciistici: "Con protocolli perché non aprirli?"

L'appello dell'assessore Caner

Ma da Palazzo Balbi era arrivata anche la presa di posizione dell'assessore al Turismo, Federico Caner, che proprio ieri ha lanciato un appello al Governo:

"Capisco e condivido la necessità di assicurare in primis la salute pubblica, trovo invece incomprensibile l’atteggiamento di chi liquida sbrigativamente la richiesta di riapertura degli impianti e delle piste da sci come un’insensata e imprudente voglia di svago, un capriccio di qualche sconsiderato - ha detto Caner - Non è così: impedire ‘a prescindere’ che la stagione sciistica invernale possa svolgersi, significa non tanto fare un dispetto agli appassionati, ma intonare il ‘de profundis’ per una filiera che di fatto sta tenendo in vita l’economia montana".

E ancora:

"Chi non capisce l’enorme rischio che la montagna corre se non sarà trovata una soluzione affinché, pur con tutte le precauzioni e limitazioni necessarie sul piano comportamentale e sanitario, la stagione invernale abbia inizio, deve assumersi la responsabilità di un possibile default non di un comparto, ma di un’intera realtà socio-economica che nel Veneto ha già patito le conseguenze di tante calamità".

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