Presunte informazioni riservate a Currò: si allarga l'inchiesta

Nell'indagine che vede al centro l'ex luogotenente della Compagnia di Castelfranco sarebbero coinvolti altri carabinieri e un vigile urbano di Resana.

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Presunte informazioni riservate a Currò: si allarga l'inchiesta

Abuso d'ufficio ed accesso abusivo al sistema informatico in dotazione alle Forze dell'ordine. Sono i reati contestati dalla Procura di Treviso ai soggetti coinvolti nella clamorosa inchiesta che vede al centro l'ex luogotenente dei Carabinieri, Antonio Currò, molto noto a Castelfranco visto che per anni è stato un punto di riferimento della Compagnia locale. Ma ora l'indagine, nata dalla costola di un'altra inchiesta in cui si contesta addirittura a quattro carabinieri del Radiomobile di Castelfranco il reato di concussione, si allarga in modo inquietante. Già perché nel registro degli indagati sarebbero stati iscritti altri due militari sospettati di aver favorito lo stesso Currò nella sua attività, avviata dopo il congedo dall'Arma per raggiunti limiti di età, di investigatore privato. L'accusa mossa dalla Procura nei confronti dell'ex luogotenente, infatti, è quella di aver utilizzato alcune conoscenze e rapporti di amicizia con ex colleghi dell'Arma, ma anche Vigili urbani ed esponenti bancari, per ottenere indebitamente informazioni utili al suo nuovo lavoro di investigatore. Tra l'altro a Currò viene contestato anche l'esercizio abusivo della professione di investigatore privato, in quanto mancherebbero le autorizzazioni amministrative del caso.

Presunte informazioni riservate a Currò: si allarga l'inchiesta

Riservatezza tradita? Le perquisizioni e i sequestri

Nei guai, dopo le perquisizioni effettuate lo scorso giugno all'Ufficio Anagrafe di Castelfranco, dai Vigili urbani di Resana, in una stazione dei carabinieri del territorio, nonché nella filiale di un importate istituto di credito, sarebbero ora finiti alcuni ex colleghi di Currò, un vigile urbano di Resana e un bancario. I quali ora dovranno chiarire i rapporti intrattenuti con l'ex luogotenente e se, come sospetta la Procura, vi sia stato da parte loro un indebito passaggio di informazioni coperte da clausola di riservatezza a vantaggio dell'agenzia di Currò. Per dipanare la matassa gli investigatori sono al lavoro anche su alcuni cellulari sequestrati proprio lo scorso giugno.

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