"Perché un aeroporto internazionale a Treviso?"
Lettera al governatore Luca Zaia del Pd Altosile: "Il rischio vale la candela?".
"Perché un aeroporto internazionale a Treviso?". E' da un po’ di tempo che il Pd dell’Altosile si domanda qual è oggi l’importanza e l’utilità dell’aeroporto a Treviso.
"Fino ad oggi - scrivono non siamo riusciti ad avere alcuna spiegazione plausibile. A nostro modesto avviso l’aeroporto è sorto e si è sviluppato in un sito inadatto perché fortemente urbanizzato e abitato e per di più a solo una ventina di chilometri da un ben più ampio e funzionale aeroporto internazionale, il Marco Polo di Venezia. Sono sotto gli occhi di tutti i disagi per la viabilità sia degli utenti che dei cittadini che percorrono la Noalese ormai praticamente all’interno dell’area aeroportuale. E’ anche balzato recentemente agli occhi di tutti il problema della sicurezza; l’aeroporto non è dotato di monitor che seguano gli aerei in atterraggio e decollo; questi vengono seguiti “a vista” dai controllori di volo. Eppure siamo nel terzo millennio nel pieno dell’area digitale e nel mitico e progredito Nordest.
E’ logico a questo punto domandarsi qual è la vera utilità dell’esistenza di questo aeroporto. Caro Zaia,- scrivono al presidente della Regione - perché non interroghi i tuoi amministratori locali: il Presidente della Save, quello di Aertre, il Sindaco di Treviso e, perché no, il Presidente della Provincia di Treviso e ci fai sapere:quanti viaggiatori arrivano e si fermano a Treviso utilizzando il nostro aeroporto?qual è la ricaduta dell’attività dell’aeroporto sull’economia trevigiana?quali altri vantaggi economici sono frutto della presenza dell’aeroporto tali da permettere e giustificare la sua esistenza visti i danni e disagi che provoca?Riesci, facendoti aiutare dai Tuoi amministratori a rassicurarci che il rischio vale la candela?"