Riva Granda, nelle terre dei signori Paccanoni
Il particolare «terroir» delle colline di Col San Martino, a Farra di Soligo, regalano ai vini prodotti sapori e profumi esclusivi.
Riva Granda, nelle terre dei signori Paccanoni. L’azienda agricola Riva Granda nasce nel 1968, ma già nel 1911 Girolamo, il bisnonno di Silvia Spadetto (che ora ha preso in mano le redini dell’azienda), si recava con il carro trainato da cavalli a Treviso per vendere il vino, passando dal ponte della Priula lungo la Pontebbana. Gli avi erano mezzadri dei Paccanoni, signori di Col San Martino. Fu nonno Antonio, nel 1968, ad acquistare i terreni e iniziare a coltivare in proprio i vigneti. Antonio ebbe tre figli, Agostino, Guido e Girolamo (papà di Silvia e Carla). Girolamo ha condotto l’azienda con la moglie Anna Maria fino al 2010, quando Silvia e il marito Giuseppe Marchiori presero in mano l’azienda agricola, denominandola Riva Granda (che è il nome della collina su cui sorgono i vigneti). Molto suggestivi i vigneti di proprietà che sorgono proprio sotto la chiesetta di San Martino, meta di pellegrinaggi da parte delle coppie che non riescono ad avere figli e dove in un’urna vengono lasciati i «voti» al Santo.
Riva Granda, nelle terre dei signori Paccanoni
Silvia Spadetto è sommellier Fisar e, grazie a questo, organizza visite guidate in cantina e vigneto, con degustazioni e «analisi sensoriali». Silvia, che è anche assessore ai Sistemi informatici, Turismo e promozione del territorio, Agricoltura, Attività produttive e Commercio del Comune di Farra di Soligo, cura il reparto amministrativo e commerciale e la cantina mentre il marito Giuseppe l’eroico lavoro in vigneto:
«Il nostro lavoro parte dalla collina e dalle vigne - ci spiega Silvia Spadetto -, ed ecco perché anche nei nuovi impianti cerchiamo di mantenere, in percentuale più o meno variabile in virtù dell’esposizione, assieme al vitigno Glera (prosecco) anche i vitigni Perera, Bianchetta e Verdiso, così come storicamente si è sempre fatto nell’area Docg. L’eccellenza del prodotto finale - prosegue Silvia - è il risultato di tanti piccoli passi, ognuno pianificato e portato a termine in modo preciso e peculiare. In cantina lavoriamo affinché la naturalezza (e la naturalità) seguano ogni passaggio della vinificazione, dalla pressatura dell’uva al riposo del vino sui suoi lieviti».
Per mantenere appieno le tradizioni a Riva Granda si produce una limitata selezione di salumi tipici di questa terra: tra tutti la classica sopressa trevigiana. I maiali vengono allevati presso l’azienda per almeno 4 mesi prima della macellazione e nutriti con mais, orzo, soia, frumento e sali minerali. La macellazione viene effettuata presso il macello pubblico nei mesi di novembre e dicembre, come previsto dalle norme igienico-sanitarie del protocollo delle Ppl (Piccole Produzioni Locali) del Veneto a cui l’azienda aderisce. La produzione consiste in cotechini, salsicce, salami, sopressa, sopressa con filetto, ossocollo, pancetta e costa arrotolata.