Asolo ha accolto il nuovo vescovo monsignor Michele Tomasi (GALLERIA FOTOGRAFICA)
Abbraccio tra il sindaco Mauro Migliorini e l'alto prelato che ha celebrato una messa solenne.
Asolo ha accolto il nuovo vescovo monsignor Michele Tomasi. Dire grazie al Signore urlando alla vita: è stato questo l’invito che il nuovo vescovo della diocesi di Treviso Monsignor Michele Tomasi ha rivolto ai fedeli questa domenica mattina 13 ottobre. Come da tradizione, il neoeletto ha tenuto la Santa Messa ad Asolo, antica sede vescovile, verso le ore 11.15. Poco prima è stato ricevuto ufficialmente, di fronte alla folla, dal sindaco Mauro Migliorini, che ha ricordato orgogliosamente le tante attività promosse dai volontari che operano nel territorio asolano, dalla consegna dei pasti a domicilio ai più bisognosi alla donazione di sangue da parte dell’Avis. “La gratitudine cresce solo nella terra delle anime più nobili - ha successivamente predicato il vescovo, durante la S.Messa - Solo se scopriamo questa gratuità scopriamo il senso profondo della vita e a questo punto possiamo fare eucarestia”, ovvero, etimologicamente, rendere grazie a Dio. “Per essere salvi - ha continuato il vescovo - non basta aver fede nel Signore”. Bisogna imparare a “dire grazie perché Dio ci ama gratuitamente” e rivolgersi al Signore non per necessità ma per “cantare alla vita”.
La prima omelia del nuovo Vescovo si è così tradotta in un vero e proprio inno alla gioia e alla vita, un invito ad amare e a ringraziare il Signore per ciò che ci è stato dato. La sua parlata marcata da un accento altoatesino, il suo messaggio diretto e chiaro, nonché l’espressività vivace del suo volto hanno pian piano conquistato la folla di fedeli, che, una volta finita la Messa, si è raccolta attorno a lui per stringergli la mano e augurargli un prospero futuro. Cosicché il Monsignor Michele, dando riprova della sua allegria condita con un pizzico di stravaganza, ha salutato a braccia aperte il sindaco Mauro Migliorini e ha poi brindato con i fedeli, degustando del prosecco offerto per l'occasione, nel mezzo del borgo asolano gremito di persone e di bancarelle.