Giorgio Sernagiotto al Cinema Italia Eden per la proiezione di "Le Mans '66"

Il pilota montebellunese al suo rientro dalla lunga trasferta di Fuji.

Giorgio Sernagiotto al Cinema Italia Eden per la proiezione di "Le Mans '66"
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Giorgio Sernagiotto al Cinema Italia Eden per la proiezione di "Le Mans '66". La trasferta del Fuji non è stata facile per il pilota caeranese residente ad Asolo. L'ottavo posto nella classe LMP2 ha lasciato l'amaro in bocca a Giorgio che sperava in un risultato migliore rispetto alla gara d'esordio svoltasi a Silverstone (11° assoluto). A condizionare l’andamento della gara è stato l’evidente “gap” tecnico della DALLARA nei confronti della concorrenza più abituata nell'affrontare i diversi circuiti del mondiale. Il risultato non esaltante è stato in parte dovuto anche ad inconvenienti che normalmente non si verificano: al 29° giro le luci rosse posteriori, che dovevano essere accese per la presenza di pioggia, hanno smesso di funzionare e questo ha reso necessaria la sostituzione dell’alettone posteriore, cosa che è costata una quarantina di secondi. Quando ha preso la guida Giorgio, la pioggia ha iniziato ad intensificarsi gradualmente con il pilota che ha gestito in maniera magnifica questa fase particolarmente faticosa per la tensione mentale e delicata dal punto di vista meccanico. Nel successivo cambio pilota, Belicchi è rientrato ai box dopo aver avvertito qualcosa che non andava sulla sua vettura perdendo ancora un giro.

Al termine dalla corsa Giorgio ha commentato così il risultato: “Sapevamo che qui al Fuji avremmo pagato un “gap” tecnico abbastanza importante nei confronti dei nostri avversari. Questi limiti ci hanno costretto a spingere quasi oltre il limite dall’inizio alla fine; una situazione certamente non positiva per noi. I tecnici della AF Corse stanno lavorando con il massimo impegno. In questa occasione eravamo anche fortemente penalizzati dalle mescole di tipo “A” che ha portato in pista la Michelin: una gomma che poco si adatta alla nostra vettura. In occasione dei test pre-campionato avevamo già riscontrato che la Dallara si adatta meglio alla mescola di tipo “C”, tipo di gomma che avremo però a disposizione nei prossimi appuntamenti”.

Il team è comunque intenzionato a non arrendersi: la passione li ha portati a puntare su una vettura interamente italiana, gestita da una ottima scuderia italiana e con piloti italiani veloci.

Si tratta ora di affrontare nel migliore dei modi le prossime corse. La prossima gara si svolgerà domenica prossima (10 novembre) in Cina nel circuiti di Shanghai (programmazione televisiva su Sportitalia: prove del sabato dalle ore 7:00 alle ore 7:50 – corsa di domenica a partire dalle ore 5:00).

Un caloroso in bocca al lupo a Giorgio.

Al rientro dalla Cina, smaltito per quanto possibile il jet lag, giovedì 14 novembre, a partire dalle ore 20.30, GIORGIO SERNAGIOTTO sarà l'ospite d'onore al Cinema Italia Eden di Montebelluna nella SERATA-EVENTO dedicata alla proiezione del film "LE MANS '66 - LA GRANDE SFIDA - FORD vs FERRARI".

 

Si tratta della prima cinematografica del film che ripercorre gli sforzi che deve affrontare una grande industria come la FORD per riuscire ad ostacolare lo strapotere mediatico e di mercato nel settore delle auto sportive di una piccola ditta artigiana com’era la FERRARI d’allora.

Nel corso della 24 Ore di Le Mans del giugno del 1955 ci fu drammatico incidente in cui perirono numerosi spettatori. Nel giugno del 1957 l’associazione delle case costruttrici americane di autovetture emise una ”raccomandazione" in merito alla partecipazione alle corse automobilistiche.

Il tono della raccomandazione era: "Ora, pertanto, il consiglio di amministrazione raccomanda

all'unanimità alle società associate impegnate nella produzione e vendita di autovetture e vagoni di stazione di: "Non partecipare o partecipare a concorsi pubblici, eventi competitivi o prove di autovetture che implicano o suggeriscono corse o velocità, compresi i test di accelerazione, o incoraggiare o assistere dipendenti, rivenditori o altri, o fornire assistenza finanziaria, ingegneristica, manifatturiera, pubblicitaria o di pubbliche relazioni, o fornire "macchine da corsa" o "auto ufficiali", in relazione a tali contest, evento o test direttamente o indirettamente".

Ciò che era iniziato come una raccomandazione alla fine si trasformò in un’uscita dal mondo delle competizioni motoristiche di tutte le società americane (la Porsche si era ritirata dalle corse già 2 anni prima). Nel giugno del 1962, Henry Ford II prese la decisione non solo di uscire dall'accordo, ma di lanciare una aggressiva campagna di corse che avrebbe fatto impallidire le altre case costruttrici. Iniziò la campagna dandole il nome di "Total Performance".

L’approccio di Henry Ford II a Ferrari fu molto gentile e spiritoso e iniziò con una lettera: “……… Caro Ferrari, questa mattina ho visto che alla vittoria della Ferrari a Sebring è stata dedicata dai giornali una colonna e mezza in prima pagina. Come ha fatto? Io, per averla, devo spendere migliaia di dollari…!”. La risposta di FERRARI non si fece attendere: “Sa, io costruisco poche macchine e non do fastidio a nessuno. Ma se lei compra una delle mie macchine, forse i giornali scriveranno in prima pagina che Henry Ford va in Ferrari”. Cosa che Ford fece, finì in prima pagina dei giornali e subito pensò che sarebbe stato bello, e utile, se invece di una vettura si fosse comprato la fabbrica. In realtà, si scopri successivamente, Henry Ford II aveva assunto informazioni sulla Ferrari ed aveva scoperto che cercava dei finanziatori per ampliare l'attività sportiva. Iniziarono una serie di approcci Ford - Ferrari condotti per la Ford da Lee Iacocca. Eravamo nel 1963.

Fu raggiunto un accordo in cui la Ferrari veniva trasformata in due aziende distinte in società con la Ford, una produttrice di veicoli sportivi, l’altra destinata all’attività sportiva. Enzo Ferrari ovviamente pretendeva un’autonomia decisionale ed economica cosa che la Ford non accettò. Infatti, ad un soffio dalla firma del contratto Enzo Ferrari rinunciò lasciando allibito Ford.

Con la penna stilografica, inchiostro color viola, Ferrari vergò una pagina del contratto con un “No, non ci siamo!”. Il contratto andò a monte. Impossibile per Ferrari accettare frasi del tipo “FE sottometterà” oppure “per ottenere”……… Espressioni non incluse nel vocabolario di Ferrari.

La pagina del contratto è tutt'ora appesa ad una parete del Museo Ferrari di Modena.

Ford, furioso dell’affronto, decise quindi di investire milioni e milioni di dollari per poter sconfiggere le Ferrari che, in quegli anni, dominavano le competizioni sportive. Iniziò così la storia della Ford GT40 e l’ossessione di Ford nel voler sconfiggere l’artigiano italiano (più volte definito in modo sprezzante come "meccanico") nella mitica 24 ore di Le Mans. Una delle quattro corse più importanti al mondo assieme al Gran Premio di F1 di Monza, al Gran Premio di F1 di Montecarlo e alla 500 Miglia di Indianapolis.

Mentre la Ford si preparava all’attività sportiva la Ferrari vinceva tutte le edizioni dal 1960 al 1965 oltre a numerosi altri campionati del mondo. Si arriva quindi all’edizione del 1966. Per la singola corsa la Ford investì 10 milioni di dollari (dell’epoca) pari al bilancio annuale della Ferrari (produzione ed attività sportiva).

Per molti giornalisti e tecnici di allora, incluso l’Ing. Mauro Forghieri, Enzo Ferrari avviò la trattativa con Ford per far ingelosire l’Avvocato Agnelli: voleva un accordo con la FIAT in modo tale che al suo decesso il controllo fosse in mani ben salde ed italiane. Così nel 1965 si stipulò l’accordo Ferrari-Fiat che permise al settore sportivo di “continuare a sperimentare nelle competizioni la tecnica più audace del settore automobilistico”.

Ma il resto lo si vedrà visionando il film.

La partecipazione di GIORGIO alla serata-evento si configura come quella di un narratore che è stato protagonista delle ultime tre edizioni della 24 Ore di Le Mans, con risultati incredibili culminati con la nona posizione assoluta al traguardo dell’edizione del 2017.

GIORGIO intratterrà gli spettatori su come partendo dai go-kart si arrivi a battagliare contro le Toyota, Porsche, Ferrari, Oreca ed altre vetture ufficiali e contro piloti di F1 quali Fernando ALONSO, Rubens BARRICHELLO, Bruno SENNA, Sebastien BUEMI e altri ancora.

Che lo slogan coniato da Giorgio "THE ITALIAN SPIRIT OF LE MANS" sia un sogno ora tramutatosi in realtà è un fatto, ma è una realtà su cui occorrono lavoro, impegno e passione costante. Ecco che quindi ci parlerà di: come ci si prepara ad una 24 Ore (allenamento fisico e mentale), la reale durata di una 24 Ore, il contorno alla corsa e dentro la corsa, l’alimentazione dei piloti, il riposo durante lo svolgimento della corsa, cosa fare in caso d'incidente, come si guida di giorno e di notte e inoltre tutta una serie di curiosità e aneddoti che renderanno la serata interessante e divertente. Il tutto accompagnato da video ed immagini raccolte durante le corse.

Tutte cose che ascolteremo e scopriremo al Cinema Italia Eden di Montebelluna giovedì 14 novembre alle ore 20.30.

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