Distretto Asolo, liste di attesa sulla giusta strada
Da luglio ad oggi ben 14 mila pazienti hanno trovato risposta grazie a vari interventi di recupero

Distretto Asolo, liste di attesa sulla giusta strada. “Quello dei tempi di attesa è un argomento che continua e continuerà ad essere una priorità affrontata a vari livelli e nonostante delle problematiche nazionali ormai chiare e ben conosciute come la carenza strutturale di specialisti”. Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana interviene sul tema “liste di attesa” a fronte dei buoni progressi del Distretto Asolo visto il netto miglioramento grazie al Piano Straordinario di Recupero della ULSS 2 supportato dalla Regione Veneto. “Questo recupero è stato possibile grazie alle numerose azioni messe in atto dalla Azienda ULSS 2 che ha ottenuto l’approvazione della Regione Veneto che ha tempestivamente autorizzato risorse aggiuntive per fare fronte alle criticità – sottolinea il DG Benazzi - L’impegno della azienda è stato notevolissimo sia in termini organizzativi che in termini economici e per il mese di maggio prossimo potremmo stilare un altro bilancio molto positivo ”.
In sintesi tali interventi sono stati di vario tipo:
- a) Attivazione di orario aggiuntivo per gli specialisti dipendenti e convenzionati
- b) Attivazione di orario aggiuntivo per personale tecnico ed infermieristico
- c) Attivazione di budget aggiuntivo per le strutture private accreditate
- d) Acquisizione di specialisti liberi professionisti
- e) Acquisizione di nuovi specialisti attraverso concorsi/bandi
Il Piano Straordinario di Recupero delle liste di attesa, attivato dalla ULSS 2 e approvato dalla Regione sta, quindi, ampiamente dando i suoi frutti : in luglio, complessivamente erano 18.944 le visite/prestazioni in attesa di risposta. Ora sono diventate 4.647. Quindi in pochi mesi oltre 14.000 pazienti hanno trovato risposta.
TERZA SALA AL SAN VALENTINO In termini organizzativi basti pensare che dal 12 novembre presso l’Ospedale di Montebelluna è attiva una terza sala (una in più ) di gastroenterologia con tanto di nuove apparecchiature di endoscopia, con un potenziamento del personale sia medico che infermieristico. L’allestimento è avvenuto in tempi record grazie anche al supporto della Regione che ha autorizzato personale infermieristico e medico e alla acquisizione delle attrezzature endoscopiche attraverso gli Uffici ULSS.
IMPEGNO ECONOMICO. Sono state impegnate delle risorse aggiuntive autorizzate dalla Regione Veneto per le strutture private accreditate che avevano disponibilità ad acquisire specialisti i quali, come è noto, sono di difficile reperimento. Per questo, per il Distretto Asolo, sono stati impegnati 380.000 euro per attività di diagnostica per immagini (in particolare Risonanze Magnetiche, TAC, Ecografie) e 34.000 euro per visite dermatologiche. Inoltre, in via eccezionale, sono state impegnate anche strutture private accreditate presenti fuori il Distretto di Asolo, in grado di reperire specialisti per specialità particolarmente critiche: 40.000 euro per gastroenterologie, 15.000 euro per visite/prestazioni di cardiologia, 6.000 euro per ortopedia.
Per quanto riguarda l’attività aggiuntiva grazie alla autorizzazione Regionale quest’anno è prevista un incremento di oltre il 15% della spesa per gli specialisti dipendenti: da 3.980.00 euro del 2018 ai 4.666.000 euro previsti per il 2019. Parallelamente sono state attivate risorse per recupero di prestazioni da effettuarsi mediante personale tecnico ed infermieristico.
APERTURA BANDI Sono stati aperti specifici bandi per libero professionisti per le seguenti specialità critiche: ortopedia, dermatologia, cardiologia, ginecologia, endocrinologia,allergologia, neurologia, radiologia.
“Nel complesso, quindi, la ULSS 2 è fortemente in ripresa sulle liste di attesa. Il recupero, come detto, è stato straordinario considerando la nota difficoltà di reperimento di specialisti. Questo andamento di netta ripresa è previsto continui anche nel 2020 in modo da poter recuperare tutte le prestazioni arretrate entro maggio” conclude Benazzi.