La nuova strategia per l’innovazione di Poste italiane
Si amplia l'offerta, per gli oltre 35 milioni di clienti, nei settori finanziario, assicurativo, dei pagamenti, della telefonia e della logistica.
La nuova strategia per l’innovazione di Poste italiane
Poste Italiane ha presentato ieri, 24 gennaio 2020, a Londra, il suo focus strategico sull’innovazione – come parte integrante del piano Deliver 2022 – ad un evento per investitori.
L’innovazione di Poste italiane
Poste Italiane sta dando priorità all’innovazione, al fine di ampliare la sua offerta ai suoi oltre 35 milioni di clienti nei settori finanziario, assicurativo, dei pagamenti, della telefonia e della logistica.
Grazie alla combinazione di sviluppi interni all’azienda e a soluzioni esterne, il Gruppo sta concentrando i suoi sforzi innovativi nei prodotti, nei processi e sull’esperienza del cliente per cogliere, nel modo migliore possibile, le opportunità offerte dalla trasformazione in corso operata dal Piano Deliver 2022.
Matteo Del Fante, Amministratore delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, ha dichiarato:
“L’innovazione è indispensabile affinché un’azienda diversificata delle nostre dimensioni rimanga competitiva in un momento in cui i mercati tradizionali stanno per essere rivoluzionati. Possiamo gestire al meglio, d’ora in avanti, le esigenze dei nostri 35 milioni di clienti, attraverso investimenti strategici in infrastrutture fisiche e digitali. Poste Italiane sta collegando le innovazioni prodotte all’interno, come la nostra soluzione di codice QR Postepay, per guidare con successo la transizione in Italia dai pagamenti in contanti a quelli digitali, con partnership con start-up tecnologiche specializzate, rese possibili dalla nostra nuova piattaforma informatica basata sull’Open Innovation. Riscontriamo un’opportunità chiara e attuale di capitalizzare sulla credibilità e sulla comprovata esperienza di Poste nel fornire innovazioni all’intera popolazione, per diventare più centrali nel mondo digitale dei nostri clienti “.
Il codice QR Postepay
PostePay, leader riconosciuto nel settore dei pagamenti con oltre 27 milioni di carte in circolazione e oltre 1 miliardo di transazioni gestite nel 2019 (9M19), ha sviluppato Codice Postepay, un’app basata sul codice QR.
Progettato per servire milioni di esercenti, Codice Postepay offre un accesso immediato agli oltre cinque milioni di clienti che utilizzano attivamente l’app Postepay per i pagamenti.
Codice Postepay offre, inoltre, agli esercenti una serie di funzioni tra cui la geo-localizzazione, l’integrazione nei programmi di fidelizzazione e di engagement di Postepay, inclusi sconti e programmi cash back, nonché trasferimenti di denaro su qualsiasi conto bancario.
I clienti di Alipay, leader mondiale nei pagamenti digitali, potranno utilizzare i servizi offerti del codice QR in Italia tramite Postepay, grazie a un nuovo accordo.
Marco Siracusano Amministratore Delegato di PostePay SpA, ha dichiarato:
“Postepay ha identificato l’opportunità di proporre un’offerta di acquiring completamente digitale, utilizzando i codici QR, e contribuirà ad accelerare la trasformazione dell’Italia dall’utilizzo dei contanti nei pagamenti a soluzioni digitali, utilizzando una tecnologia molto nota nei principali mercati asiatici. L’opportunità di accedere alla nostra ampia base di clienti e di beneficiare di una gamma di servizi a valore aggiunto risulta convincente per le PMI italiane, spina dorsale dell’economia.”
Piano Deliver 2022: le partnership
Poste Italiane sta progressivamente modernizzando la sua infrastruttura IT, investendo in modo strategico 2,8 miliardi di euro nel Piano Deliver 2022, in settori quali le piattaforme cloud, la gestione dei dati e delle API (Application Programming Interface). Poste Italiane è ora in grado di prendere decisioni aziendali basate su elaborazioni in tempo reale e ha creato un ambiente sicuro di “Open Innovation”, in cui i partner specializzati possono essere integrati per dispiegare rapidamente nuovi servizi a valore aggiunto.
Poste Italiane ha finalizzato degli accordi di collaborazione con aziende innovative italiane e internazionali nei settori della logistica, della consegna dell’ultimo miglio, nei servizi finanziari e nei pagamenti, con un impegno di investimento attuale e futuro pari a un totale di 200 milioni di euro
Nel 2019 il Gruppo ha stretto una partnership con sennder, che utilizza la tecnologia per massimizzare la saturazione e la flessibilità nel trasporto stradale a lungo raggio. Grazie al successo di un test, che ha visto sennder gestire quasi 8 milioni di pacchi per Poste Italiane tra il Black Friday e il periodo natalizio, la joint venture si sta intensificando ora per applicarsi al’intera attività di Full Truck Load del Gruppo, con un attenzione particolare alla riduzione dei costi di € 100 milioni all’anno del volume di trasporto totale attuale.
David Nothacker, cofondatore e Direttore Generale di sennder, ha dichiarato:
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con il team di Poste per identificare con precisione il modo migliore di integrarci, al fine di affrontare insieme le sfide attuali e future. Questa fase è stata determinante nei primi mesi di attività per superare le previsioni iniziali e colloca anche la partnership nella posizione di considerare opportunità provenienti da mercati precedentemente inesplorati.”
Poste Italiane ha anche lavorato insieme a Milkman, una start-up per la consegna a domicilio che sta aiutando il Gruppo a migliorare l’esperienza del cliente e-commerce, fornendo opzioni di consegna più convenienti e un migliore processo di pagamento. Combinando la nuova tecnologia con il network di consegna senza rivali di Poste Italiane, sono stati implementati i servizi di consegna programmata, nella fase iniziale, a Roma, Milano e Torino e saranno estesi ad altre città su territorio nazionale nel 2020.
Antonio Perini, Amministratore Delegato e fondatore di Milkman, ha dichiarato:
“Mentre il nostro obiettivo originale era semplicemente quello di far conoscere il nostro prodotto, la nostra collaborazione ha superato tutte le nostre aspettative grazie alla capacità di Poste di incorporare l’innovazione e di fornire accesso a tutti i suoi asset che permette di effettuare test a tutti i livelli.”
L’accordo con Moneyfarm prevede che Poste Italiane distribuisca ai suoi clienti PosteMoney Investimenti, un servizio digitale che offre una gestione patrimoniale in ETF con 7 linee di investimento (due delle quali sviluppate esclusivamente per i clienti di Poste Italiane).
Moneyfarm è responsabile della definizione e della gestione del portafoglio di investimenti in linea con la filosofia condivisa, che si fonda su asset allocation strategica, diversificazione e orizzonte di lungo termine, mentre Poste Italiane gestisce la relazione e il servizio clienti.
Paolo Galvani, Presidente di Moneyfarm, ha dichiarato:
“La partnership è stata rivoluzionaria, nel nostro paese, in termini di “open innovation”, uno dei più grandi accordi di distribuzione basati su API all’interno del settore europeo della gestione patrimoniale, con la tecnologia innovativa di Moneyfarm integrata in modo efficace all’ecosistema digitale modulare e flessibile di Poste Italiane.”
Tink supporta Poste Italiane con opportunità provenienti dall’open banking, derivanti da un contesto in continua evoluzione determinato dalla nuova regolamentazione PSD2. Il Gruppo sta facendo leva sul suo status di brand riconosciuto, combinato con gli strumenti analitici di Tink per beneficiare di un futuro che sarà digitale, “data-driven”, trasparente e “agnostico” rispetto al mondo bancario. Poste Italiane è entrata nel capitale di Tink investendo nell’ultima raccolta fondi, come annunciato lo scorso 20 gennaio 2020.
Daniel Kjellen, Co-fondatore e Amministratore Delegato di Tink!, ha dichiarato:
"In Poste abbiamo trovato un’organizzazione agile con all’interno persone innovative e dinamiche, nonché la capacità e le risorse per investire in soluzioni innovative. La nostra partnership creerà opportunità per Poste Italiane per competere come innovatore tecnologico, utilizzando potenti strumenti analitici per estrarre preziose informazioni dai vasti archivi di dati di proprietà di Poste.”