Spaccio Giardini Sant'Andrea Treviso, tre nigeriani controllati: una denuncia
E giovedi scorso, un altro nigeriano si è rifiutato di fornire le generalità ai poliziotti, scagliandosi contro di loro schiaffeggiandoli e spintonandoli.
Spaccio Giardini Sant'Andrea Treviso, tre nigeriani controllati: una denuncia
Nel pomeriggio di ieri le Volanti hanno effettuato numerosi controlli per le vie del centro, soffermandosi in particolar modo sugli avventori dei Giardini di Sant’Andrea, andando ad identificare e controllare, durante il pomeriggio, circa 20 persone. Tre di questi, alla vista degli operatori, hanno provato ad allontanarsi verso Via Fiumicelli, ma sono stati prontamente bloccati da un’altra volante, che, nel frattempo, aveva chiuso ogni via di fuga.
Trovate una decina di confezioni di marijuana
I tre nigeriani di circa 20 anni, con diversi precedenti alle spalle per spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati controllati e, nel portapacchi della bicicletta in uso ad uno di loro, i poliziotti hanno trovato una decina di confezioni termosaldate di marijuana pronte per essere vendute. Il proprietario della bici, identificato per A.E., è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Controlli intensificati anche nelle prossime settimane
I controlli nel centro cittadino, che verranno intensificati anche nelle prossime settimane, hanno portato a diversi risultati, permettendo di identificare, negli ultimi giorni, circa 60 frequentatori abituali dei Giardini di Sant’Andrea.
Sono stati, infatti, segnalate amministrativamente diverse persone per la detenzione di sostanze stupefacenti e, nella giornata di giovedi scorso, U.E., nigeriano di 33 anni, durante un normale controllo, si è inizialmente rifiutato di fornire le generalità ed i documenti ai poliziotti, per poi scagliarsi contro gli stessi schiaffeggiandoli e spintonandoli.
Per questo motivo è stato tratto in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e per rifiuto di fornire le proprie generalità; l’uomo, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo celebrato il giorno successivo, è stato successivamente condotto presso la casa circondariale di Santa Bona.