Emergenza Covid-19

Vittorio Veneto aiuta i più deboli: pasti, spesa e medicinali a casa

Illustrate ieri le iniziative messe in campo dal Comune per sostenere le fasce più deboli della popolazione con servizi a domicilio.

Vittorio Veneto aiuta i più deboli: pasti, spesa e medicinali a casa
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Prime misure dell’Amministrazione Comunale a sostegno della popolazione più debole. Pasti, spesa e medicinali a casa.

Vittorio Veneto aiuta i più deboli: pasti, spesa e medicinali a casa

Ieri mercoledì 12 marzo 2020 alle 12.30, presso la Sala di rappresentanza del Municipio, il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto e l’assessore al Sociale Antonella Caldart, hanno illustrato le prime iniziative assunte a favore delle fasce più deboli della popolazione. Erano presenti Roberto Biz, Amministratore di Vittorio Veneto Servizi spa, partecipata del comune titolare delle tre farmacie comunali e il Presidente di ASCOM Michele Paludetti.

«L’incontro di oggi (ieri) - ha spiegato il sindaco Miatto - è stato organizzato non in quanto la situazione a Vittorio Veneto sia peggiorata ma perché è importante che tutti sappiano che univoca è la nostra volontà di essere vicini ai cittadini ed in particolare a quelli in maggiori difficoltà. Per questo ci siamo attivati già da ieri per avviare una prima serie di servizi a favore delle fasce più deboli della popolazione ed in particolar modo degli anziani, delle persone che non possono muoversi e dei bambini privati della scuola».

Le misure adottate, inserite nel quadro di una campagna che è stata battezzata «Restiamo a Casa», sono state illustrate dall’assessore Caldart che così ha sintetizzato lo spirito dell’azione sviluppata dall’Amministrazione:

«Il logo dell’iniziativa è uno scudo azzurro che contiene una casa nella quale risiede il nostro cuore. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che la casa rappresenta ora il luogo che - più di ogni altro - può difenderci in questo momento di crisi. La casa è insomma il primo sito di protezione per noi e i nostri cari».

Ma quali sono le misure adottate?

«Da domani - spiega Caldart - sarà attivo il numero 0438 569333, che si potrà chiamare dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 09.00 - 13.00. Risponderanno gli addetti dei Servivi Sociali che ascolteranno, supporteranno, dialogheranno e rassicureranno. La cosa più importante però è che a quel numero verranno fornite informazioni su tre importanti servizi. Il primo è la consegna dei pasti caldi a domicilio per tutte le persone che ne faranno richiesta. Attualmente serviamo circa 30 utenti mentre il Centro Sociale Piazzoni Parravicini - cui va tutto il mio plauso - recapita un altro centinaio di pasti al giorno. In queste ore stiamo già ricevendo nuove richieste. Il secondo servizio che partirà domani sarà la consegna dei medicinali a chi ha la necessità di riceverli a casa. Ciò sarà possibile grazie alla collaborazione delle Farmacie Comunali. Ultimo ma non meno importante è il terzo dei servizi offerti ovvero la consegna della spesa a domicilio a chi non può e non deve uscire. Grazie alla disponibilità di ASCOM e degli esercenti vittoriesi è stato possibile organizzare in pochissimo tempo il recapito a casa sia della spesa normale che di frutta e verdura. Vedremo a breve se sarà possibile farlo anche con altri tipi di prodotti».

Tutte le informazioni sui servizi attivi saranno veicolate ai cittadini attraverso una semplice cartolina che viene stampata in queste ore. Verrà consegnata agli anziani attraverso i negozi e le farmacie e grazie alla collaborazione dei consiglieri di quartiere, dei membri del Consiglio comunali e della Commissione pari opportunità e attraverso il mondo delle associazioni che si occupano dei più fragili. A fini informativi non verranno naturalmente trascurati il sito del comune e la sua pagina facebook dove sarà attivato un banner col proposito di far diventare virale lo slogan «Restiamo a casa» che - come hanno spiegato le fonti mediche e scientifiche - sta alla base della possibilità di arginare il virus.

Caldart ha inoltre precisato che il Comune «ha chiesto al Ministero l’attivazione del sistema di solidarietà digitale che offre strumenti di telefonia e traffico dati gratuiti allo scopo di facilitate lo smart working. Abbiamo pensato anche alle famiglie - ha continuato l’Assessore al sociale - e soprattutto a quelle con bambini. Nei prossimi giorni partiranno quindi sia un servizio di consegna di libri a domicilio della nostra biblioteca, sia la registrazione di letture fatte da volontari e dalle educatrici del nido che poi verranno caricate sul canale Youtube del comune dando loro la possibilità di continuare ad interloquire con i bimbi e con le loro famiglie per offrire il senso di continuità e di sicurezza della vita normale. Tutte le strutture coinvolte nella campagna «Restiamo a casa» verranno identificate da una vetrofania che stiamo predisponendo. Inoltre, chi si presenterà a casa dei cittadini per svolgere i servizi ad essa collegati sarà identificato da un cartellino che riporta il nostro logo a garanzia del fatto che le persone che suoneranno il campanello nelle abitazioni dei vittoriesi sono davvero soggetti autorizzati. Chiamate dunque il numero 0438 569333 e fidatevi soltanto delle persone che noi vi invieremo».

Il commento di Biz e Paludetti

Roberto Biz, Presidente di Vittorio Veneto Servizi, che gestisce le tre Farmacie Comunali, ha dichiarato:

«Da sempre la società che rappresento è un braccio operativo del Comune di Vittorio Veneto e in questa occasione non potevamo far mancare la nostra collaborazione. È importante che i cittadini sentano la presenza delle istituzioni e noi desideriamo offrire calma e serenità a tutti. Metteremo a disposizione una persona che collaborerà con i Servizi sociali utilizzando un nostro mezzo di trasporto per effettuare la consegna a domicilio dei farmaci. Le persone che chiameranno lo 0438 569333 saranno messe in contatto con la farmacia di riferimento e si procederà quindi alla consegna dei medicinali».

Michele Paludetti, presidente di ASCOM, ha infine concluso:

«Abbiamo subito accolto l’invito del comune che ha lo scopo di andare incontro ai bisogni di una fascia di popolazione che può essere servita a casa senza avere la necessità di uscire rischiando di ammalarsi. Lo slogan ‘’Restiamo a casa’’ deve essere percepito da tutti come un imperativo assoluto. Dobbiamo ‘’fare gruppo’’ e aiutare la gente anche in momento nel quale la situazione - dal punto di vista commerciale - si è fatta veramente difficile. Tanti negozianti stanno chiudendo. Resteranno aperte le attività che forniscono servizi essenziali - come gli alimentaristi e i grossi supermercati - dove però si possono creare situazioni di assembramento potenzialmente pericolose dal punto di vista sanitario. Noi abbiamo riunito alcuni nostri associati che vendono alimentari, frutta e verdura e a breve contiamo di coinvolgere anche le macellerie per far sì che tutti possano essere serviti a casa senza dover uscire e rischiare».

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