Controllo prezzi Treviso, primo bilancio del "pool" della Polizia locale
Il comandante Gallo: «Richiederemo le fatture di acquisto per verificare eventuali speculazioni».
Il pool “controllo prezzi” del Comando di Polizia Locale di Treviso sta fornendo dati molto interessanti sull’andamento dei prezzi riscontrando differenze notevoli sullo stesso prodotto tra un supermercato e l’altro.
Notevoli i rincari
Gli agenti del Nucleo commerciale hanno proceduto, a partire dall’8 aprile, a registrare i prezzi dei prodotti più comuni, formando una sorta di paniere:
«Come dimostra la tabella dei controlli lo stesso prodotto subisce notevoli rincari: il caffè in un punto vendita è stato venduto a 6,80 euro e in un altro a 12,40», afferma il comandante Gallo.
«Oppure omogeneizzati da 4,90 euro a 10,16 euro o le zucchine da 1,19 a 2,99. A fronte di differenze così marcate gli agenti del pool controllo prezzi stanno chiedendo ai supermercati le fatture di acquisto per confrontate il prezzo di acquisto all’ingrosso rispetto a quello proposto al consumatore finale».
In caso di aumento ingiustificato dei prezzi, le società titolari saranno segnalate:
«Qualora si possa ravvisare una speculazione sui prezzi finali partirà una segnalazione all’autorità garante sulla concorrenza che potrà elevare sanzioni a carico delle società che gestiscono i supermercati che offrono prodotti con questi rincari, qualora risultassero non giustificati».
Oscillazioni forti anche su disinfettanti e guanti
Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti legati al Coronavirus come guanti monouso e disinfettante, anche in questo caso i prezzi hanno visto differenze importanti. In un caso il disinfettante è stato venduto a 6,76 euro mentre lo stesso prodotto era in vendita altrove a 1,65. I guanti erano venduti a 2,80 mentre il prezzo più alto rilevato è stato di 5,69 euro. Il controllo dei prezzi continuerà anche nelle prossime settimane con una verifica puntuale del paniere pensato dalla polizia locale di Treviso:
«Ma non è detto che potranno essere aggiunti altri prodotti», chiude Gallo. «Dobbiamo in ogni caso precisare che la maggioranza dei supermercati applica prezzi similari senza pesanti rincari o differenze. Stiamo approfondendo solo i casi limite».