Freda e Trabucco al sindaco di Preganziol: "Oltre 240 casi di Covid alla Serena, i cittadini sono al sicuro?"
Oltre 240 casi di positività su quasi 300 migranti ospitati nell'ex caserma Serena, oltre ai contagi registrati tra gli operatori e le forze dell'ordine.
Cresce la preoccupazione sul focolaio di Treviso.
Voglia di risposte
Oltre 240 casi di positività su quasi 300 migranti ospitati nell'ex caserma Serena, oltre ai contagi registrati tra gli operatori e le forze dell'ordine: sono numeri che allarmano e che mettono a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini. Il consigliere comunale di "Impegno Comunque" a Preganziol, Raffaele Freda, ha raccolto le paure dei suoi concittadini e chiede con un'interrogazione al sindaco Paolo Galeano se gli abitanti di Preganziol siano al sicuro:
"Confiniamo con Casier, che condivide con Treviso l'ex caserma, e sappiamo che prima che venissero registrate le positività quei migranti potevano circolare ovunque senza restrizioni, e sicuramente hanno frequentato anche il nostro territorio. "Tutti abbiamo visto immigrati chiedere l'elemosina nei parcheggi dei supermercati o all'ecocentro: quanti di loro venivano dalla Serena? Quanti sono venuti in contatto con i nostri concittadini, magari anche con quelli più anziani e quindi più a rischio? La Serena e i suoi occupanti sono una bomba sociale e sanitaria. Servono risposte chiare e precise, in tempi rapidi”.
Sono state suggerite delle precauzioni?
Per questo, Freda interroga il primo cittadino chiedendo se l'Ulss abbia già fornito informazioni al Comune di Preganziol in merito a queste situazioni, se siano state suggerite particolari precauzioni, se gli spostamenti dei migranti positivi siano stati ricostruiti e se le persone che abitualmente praticano l'accattonaggio nei luoghi all'esterno dei supermercati e al CERD risiedano alla Serena. Simonetta Trabucco, consigliera di Impegno Comune ha affermato:
“In tutto questo periodo il sindaco non ha mai preso posizione, ma è fondamentale dare risposte che possano tranquillizzare i cittadini. Possono esserci stati decine di contatti ogni giorno tra i mendicanti e i nostri concittadini; è urgente fare chiarezza: non si tratta di scontro politico, ma di un'emergenza sanitaria che rischia di travolgere nuovamente tutti noi”.