Treviso

La Ministra Bonetti in visita al Centro della Famiglia ha illustrato le linee progettuali del Family Act

Luoghi ed esperienze come questa rispondono alla domanda fondamentale a cui la politica è direttamente chiamata: restituire prospettiva, riabilitare l’atto di coraggio che le persone fanno nel proiettarsi al futuro.

La Ministra Bonetti in visita al Centro della Famiglia ha illustrato le linee progettuali del Family Act
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Nella serata di giovedì, 3 settembre 2020, la Ministra alla Famiglia Elena Bonetti ha visitato il Centro della Famiglia di Treviso e ha illustrato ai professionisti che vi lavorano e ad alcune famiglie impegnate a servizio della comunità locale le linee progettuali del Family Act e i motivi che muovono le progettualità a favore della famiglia e della natalità.

Formazione e accompagnamento

Bonetti ha spiegato:

“Da 45 anni questa bellissima realtà è luogo di formazione, di accompagnamento e di cura per le famiglie, fino anche alla consulenza finanziaria. È un attivatore di impegno sociale e civile è un consultorio con una varietà di professionisti della cura, ed è anche un’impresa sociale che lavora alla promozione del benessere e delle relazioni, potendo contare anche sulla ricchezza di esperienza del volontariato. Luoghi ed esperienze come questa rispondono alla domanda fondamentale a cui la politica è direttamente chiamata: restituire prospettiva, riabilitare l’atto di coraggio che le persone fanno nel proiettarsi al futuro. Per questo è fondamentale investire nei processi di comunità. Per questo con il Family Act abbiamo voluto riconoscere, prima volta nella storia del Paese, la famiglia come soggetto di contribuzione sociale. È la scelta di una direzione chiara per le politiche familiari, da troppo tempo attesa. È la scelta di una politica che ritorna ai suoi fondamenti, l'insostituibile bene relazionale che è la comunità”.

Stimolo a continuare con impegno

Il direttore del Centro della Famiglia Adriano Bordignon ha spiegato:

“Un incontro estremamente significativo nel quale abbiamo raccolto, con piacere, l'apprezzamento ed il riconoscimento per le nostre progettualità e abbiamo ricevuto assicurazioni anche sull’applicazione dell'Assegno Unico per la Famiglia, già approvato all'unanimità alla Camera, per il prossimo anno”.

Bordignon ha aggiunto:

“Siamo molto soddisfatti di questa visita, perché il riconoscimento istituzionale per la qualità del nostro lavoro con le famiglie e per le famiglie ci dà uno stimolo a continuare questo impegno a favore della comunità trevigiana. Siamo anche molto rasserenati per la conferma dei tempi in merito all'attivazione dell’Assegno Unico che per il 2021 prevede per ogni figlio tra zero e 21 anni un contributo economico a sostegno del reddito familiare e per dare valore all’importante lavoro educativo, di cura e promozione che svolgono ogni giorno i genitori. Una misura che si pone poi dentro una cornice ben più vasta è strutturata che è quella del Family Act che crediamo possa cambiare il futuro del Paese”.

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