Polizia locale

Parcheggio Appiani Treviso, scovate tre persone nascoste grazie alle nuove termocamere

Avevano creato dei giacigli di fortuna occupando una parte delle scale che portano ai vari piani. Sono state fatte sgomberare.

Parcheggio Appiani Treviso, scovate tre persone nascoste grazie alle nuove termocamere
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Scoperte tre persone nascoste al parcheggio multipiano Appiani.

Controlli anti degrado

Le nuove termo-camere in dotazione alla Polizia Locale di Treviso hanno permesso di scoprire tre persone
nascoste al parcheggio multipiano Appiani. Gli agenti della polizia locale di Treviso, nell’ambito dei controlli contro il degrado urbano, hanno dato seguito ad alcune segnalazioni dei residenti che avevano manifestato preoccupazione per la presenza, nell’area del Parcheggio Appiani, nelle ore serali e notturne, di soggetti che si nascondevano nelle aree più buie con via-vai sospetti.

Parcheggio Appiani Treviso, scovate tre persone nascoste grazie alle nuove termocamere

«Due pattuglie munite delle nuove termo-camere hanno ispezionato con cura i vari piani del parcheggio coperto e, in una zona non illuminata hanno trovato tre persone, due di nazionalità pakistana e un nigeriano, intenti a dormire», spiega il comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. «Queste persone avevano creato dei giacigli di fortuna occupando una parte delle scale che portano ai vari piani, generando tra l’altro un pericolo perché l’accumulo di materiale può costituire pericolo in caso di fuga per chi deve utilizzare le scale per abbandonare, in caso di emergenza, il parcheggio multipiano».

Fatti sloggiare

I tre occupanti sono stati regolarmente identificati e fatti allontanare.

«Queste nuove termo-camere oltre ad essere utilizzate per i servizi di contrasto ai furti, stanno diventando uno strumento molto utile per il controllo di aree in passato al centro di episodi di degrado. Se necessario ci serviremo anche dei droni».

Sopralluogo anche all'ex Enel

Un controllo è stato eseguito negli scorsi giorni anche nell’ex area Enel in Viale Carlo Alberto ma l’edificio, anche su sollecitazione del Comando, è stato reso inservibile e blindato dalla proprietà in tutte le entrate per cui i movimenti sospetti che erano stati segnalati sono di fatto scomparsi.

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