Fino al 28 febbraio

Emergenza freddo, venti posti letto alla Caserma Serena per chi vive in strada

Concordata con Ulss n.2 la procedura di accoglienza.

Emergenza freddo, venti posti letto alla Caserma Serena per chi vive in strada
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Emergenza freddo, concordata con Ulss 2 la procedura per venti posti letto alla Caserma Serena.

Emergenza freddo, venti posti letto alla Caserma Serena

Venti posti letto all’ex Caserma Serena per dare un riparo a chi vive per strada. Il Comune di Treviso, grazie alla disponibilità della Prefettura, ha trovato anche per il 2020, nonostante l’emergenza Covid-19, una soluzione per i senza tetto. Il servizio sarà attivo dal 21 dicembre 2020 al 28 febbraio 2021.

La procedura di accoglienza

Al fine di garantire la sicurezza degli utenti è stata concordata una procedura con l’Azienda Socio Sanitaria che prevede l’ingresso inderogabilmente nella fascia oraria dalle ore 19.00 alle ore 21.00 previo svolgimento di tamponi. In caso di positività l’Amministrazione comunale ha provveduto ad identificare uno spazio idoneo nell’asilo notturno di via Pasubio, dove consentire l’isolamento della persona e la quarantena necessaria.

Gli altri aiuti in città

Resta comunque attivo il servizio ordinario in via Pasubio (20 posti letto) così come quelli in Comunità Alloggio (via isola di Mezzo) dove si trova anche la mensa di solidarietà che offre 25 pasti al giorno.

«Anche quest'anno il Comune di Treviso riuscirà a dare una risposta adeguata alle persone che si trovano a vivere in strada», spiega l’assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo. «L'inverno è una stagione difficile per queste persone, ancora di più a causa dell'emergenza sanitaria. Grazie alla collaborazione con la Prefettura e l'Azienda Ulss 2 siamo riusciti ad adattare alle nuove esigenze l'esperienza consolidata presso gli spazi dedicati all'ex Caserma Serena e porteremo così a 60 i posti di accoglienza tra quelli strutturali e quelli di emergenza, cui si aggiungono i posti attivi presso la Casa della Carità di Caritas e l'azione in strada dei volontari di Sant'Egidio».

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