Don Mario Cusinato lascia il servizio di Psicologia Clinica del Centro della Famiglia
Termina l'attività di Don Mario, psicologo clinico dell’Istituto Diocesano di cultura e di pastorale familiare di Via San Nicolò a Treviso
Da sempre il Professore Don Mario Cusinato, fondatore del Centro della Famiglia di Treviso, si impegna ad accompagnare le coppie e le famiglie che vivono momenti di fragilità, in un percorso di benessere relazionale, fondato su un dialogo tra teologia e psicologia. Oggi giunge al termine il suo servizio di cura e sostegno della comunità.
Don Mario e la sua attività
Il professore, sacerdote e psicoterapeuta 81enne, lascia la direzione del servizio di psicologia clinica all’Istituto Diocesano di cultura e di pastorale familiare di Via San Nicolò a Treviso. La fondazione di un servizio di ascolto è nata 20 anni fa, con un Servizio Psicorelazionale per il Benessere Familiare della Fondazione Centro della Famiglia. Grazie ad un’équipe di professionisti, tutt'ora si ascoltano le problematiche che le famiglie di ieri e di oggi si trovano ad affrontare. Anni di grande impegno, quelli alla guida dell’équipe di psicologia clinica, vissuti da Don Mario Cusinato in prima linea con entusiasmo, sensibilità e grande dedizione allo studio e alla ricerca sulle complesse relazioni che intrecciandosi costituiscono i nuclei familiari e sulle dinamiche fisiologiche e psicologiche legate all’infertilità di coppia.
La parola del Presidente del Centro
Don Francesco Pesce, Presidente del Centro della Famiglia:
"Un servizio, quello che lascia Don Mario, con più di 30 anni di esperienza sul campo e sulla ricerca, ricco della consapevolezza dell'importanza del lavoro in équipe da parte dei professionisti e della ricchezza dell'approccio multidisciplinare. Siamo convinti che queste caratteristiche siano fondamentali oggi per la presa in carico dei bisogni concreti delle persone, ponendo particolare alle relazioni in cui sono inserite. Le relazioni familiari e sociali sono messe alla prova dal molto tempo passato a stretto contatto, magari in spazi ristretti, incertezze economiche, distanziamento, ulteriori richieste sociali ed educative: il sostegno alle persone nella crescita delle loro capacità relazionali e nell'affrontare le fatiche che nascono nei contesti relazionali risulta pertanto di primaria importanza".