Treviso primo Comune italiano ad istituire l'assessorato alla Next Generation per intercettare i fondi del Recovery Plan
Amministratori e tecnici avranno il compito di individuare i finanziamenti e presentare progettualità per sostenere il tessuto economico e sociale.
Il sindaco Mario Conte ha infatti deciso di concedere la delega all’assessore Alessandro Manera per costituire, dopo il Piano Nazionale e Regionale, il Piano comunale di Ripresa e Resilienza.
Treviso primo Comune italiano ad istituire l'assessorato alla Next Generation
L’Amministrazione Comunale di Treviso è la prima a livello nazionale ad istituire ufficialmente l’assessorato alla Next Generation EU. Il sindaco Mario Conte ha infatti deciso di concedere la delega all’assessore Alessandro Manera per costituire, dopo il Piano Nazionale e Regionale, il Piano comunale di Ripresa e Resilienza.
Il nuovo assessorato avrà il compito di intercettare i fondi del “Recovery Plan”, attraverso bandi o prestiti, e presentare progettualità (entro il 2023) per impegnare i fondi, che dovranno essere spesi entro il 2026.
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Le parole del sindaco Conte
Il Comune di Treviso, studiando i temi previsti dalle missioni del Next Generation EU come Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica, Infrastrutture per una mobilità
sostenibile, Istruzione e ricerca, Inclusione e coesione costituirà un Piano di Ripresa mappando i progetti in essere – schedando stato di avanzamento, finanziamenti mancanti e opere - e quelli che si intendono avviare.
«A prescindere dai Governi e da quello che succede a Roma, con questo nuovo Assessorato intendiamo garantire operatività e concretezza nel lavoro di ricerca specifica per intercettare i fondi per sostenere il nostro tessuto economico e sociale», le parole del sindaco di Treviso Mario Conte.
«Il lavoro svolto sarà specifico e indirizzato non solo alla valutazione dei progetti in essere ma anche ad avviarne di nuovi. I fondi del recovery plan non solo devono essere intercettati dal Comune ma anche spesi per iniziative efficaci, in grado di diventare modelli a livello nazionale nel processo di ripartenza».
«Dobbiamo iniziare a pensare alla Next Generation, intesa non solo come futuro ma anche come ripresa in senso stretto con iniziative in grado di incidere veramente sul benessere dei cittadini e delle imprese, chiamate a rialzarsi dopo l’emergenza pandemica».