Giornata della Memoria: il Liceo Levi dedica un approfondimento online
Il progetto si divide in una trasmissione radiofonica, dedicata alla figura di Nedo Fiano, testimone della Shoah e una video-presentazione
Gli studenti dell'Istituto Primo Levi di Montebelluna, in occasione della giornata della memoria del 27 Gennaio, presentano il loro lavoro di approfondimento “a distanza” mediante una trasmissione radiofonica dedicata a Nedo Fiano e un filmato sui campi di concentramento nel Veneto.
La presentazione online
A causa della situazione epidemiologica che stiamo vivendo, è d'obbligo la didattica a distanza per gli studenti delle scuole di secondo grado, che però non hanno reso possibile gli incontri e la realizzazione di uno spettacolo in presenza. Nonostante lo sconforto che può derivare dal non vedere i propri compagni di scuola, e dal mancato sostegno che un coetaneo può dare con la propria vicinanza in questo periodo, gli alunni della "Primo Levi" hanno cercato un modo diverso per abbattere le distanze e poter presentare un lavoro di gruppo in ricordo della Shoah, per non rinunciare a questa importante occasione di crescita e di confronto su un tema così rilevante.
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Sarà possibile riascoltare la replica streaming della trasmissione radiofonica alle ore 17,00 del giorno 27 gennaio 2021 utilizzando il link dal sito di istituto www.iisprimolevi.gov.it o direttamente dal flusso streaming di WebRadioLevi http://46.28.2.24:9308/stream nei giorni successivi accessibile come podcast.
La collaborazione
Gli studenti e le docenti referenti del progetto, prof.sse Claudia Minchillo e Rossella Zanni, si sono incontrati “a distanza”, hanno ricercato e rielaborato materiali, mettendosi in gioco anche con esecuzioni musicali, canore e con la danza, riflettendo sul tema della Shoah.
I progetti
Due i prodotti realizzati: una trasmissione radiofonica, in onda su WebRadioLevi, dedicata alla figura di Nedo Fiano, uno dei più importanti testimoni della Shoah, scomparso lo scorso 19 dicembre, che ci riporta alla tragedia avvenuta nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, e un video con una presentazione dei campi di concentramento che erano presenti in territorio veneto. Gli studenti si sono soffermati sulla figura di Nedo Fiano, raccontando i cambiamenti subiti a causa dell’emanazione delle leggi razziali, all’incarceramento nei carcere delle Murate e nel campo di Fossoli, alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz e Buchenwald, al coraggio di voler vivere e ricordare, perché “il nostro passato è, in qualche maniera, memoria del futuro” (N. Fiano).
L'approfondimento nel complesso mira a risvegliare le nostre coscienze, riportare alla luce le conoscenze nascoste, per paura o perchè troppo doloroso, parlando dei campi di concentramento che erani stabiliti nel nostro territorio Veneto. A Monigo, un quartiere di Treviso, in qualche caso nessuno degli anziani contattati da ricercatori si ricorda di avere avuto “vicino a casa” il campo. Molti hanno riferito di non sapere si trattasse di un campo di concentramento, preferendo non esporsi. Tonezza del Cimone, Vo’ Euganeo, Chiesanuova, Montorio, Treviso: sono delle tranquille località del Veneto, che hanno in comune il fatto di avere ospitato dei campi di concentramento per ebrei (Tonezza ,Vo’ e Montorio), e per civili e slavi (Chiesanuova e Monigo di Treviso).