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Covid, Zaia: “Ospedali con 2mila pazienti in meno rispetto a gennaio” | +492 positivi | Dati 17 febbraio 2021

"Se avessimo la potenza di fuoco rispetto ai vaccini, il Veneto entro l’estate sarebbe Covid Free".

Covid, Zaia: “Ospedali con 2mila pazienti in meno rispetto a gennaio” | +492 positivi | Dati 17 febbraio 2021
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Rimane la preoccupazione sulle varianti del Covid nonostante i contagi siano in costante calo.

Il bollettino

Durante la conferenza stampa di oggi, mercoledì 17 febbraio 2021 il Governatore Luca Zaia ha esposto i dati aggiornati del bollettino che vedono: 3.918.407 tamponi molecolari, i tamponi rapidi sono 2.949.750, nelle ultime 24 ore sono stati trovati 492 positivi che, rapportati ai 39.030 tamponi effettuati danno una incidenza dell’1,27%. I positivi ad oggi ssono 23.378, in ospedale ci sono 1470 persone, distribuiti in 134 terapie intensiva (-2) e 1.336 in area non critica (-46), di questi 875 positivi. I morti sono 9.621 (+70) e i dimessi sono 1.5461 (+71). Il presidente della Regione del Veneto, analizzando i dati, ha affermato:

“Siamo preoccupati, oggettivamente il Veneto in questa fase ha un comportamento anticiclico, quando gli altri scendono noi saliamo e viceversa con i contagi. Noi abbiamo avuto l’onda d’urto a novembre e dicembre poi dal primo gennaio la curva ha iniziato a calare. Con oggi sono 47 giorni di calo ininterrotto, siamo convinti che i fattori che ci hanno portato al calo sono molteplici, di certo non è dovuto solo al fatto del cambio di colore di zona che è avvenuto il 24 dicembre quindi, calare dopo 6 giorni è impossibile”.

Incidono le varianti

Zaia ha ribadito il pensiero sulle varianti:

Pensiamo che il tema delle varianti abbia pesato molto, abbiamo isolato la variante inglese il 24 dicembre 2020. Tre pazienti tamponati sono risultati positivi alla variante inglese. Il Veneto ha 8 varianti, ricordo che il virus di marzo non c’è più, 5 sono conosciute da database, una inglese e due sono tipicamente venete. L’onda d’urto è stata forte come anche il calo repentino. Anche il calo non è normale, a oggi abbiamo 2mila letti in meno occupati in un mese e mezzo”.

E ha poi ricordato la preoccupazione sulle varianti:

“Il tema delle varianti lambisce la vita quotidiana, prendiamo atto che siamo circondati da realtà che rappresentano focolai in crescita. L’Europa ha un contagio evidente. In Veneto per ora abbiamo trovato la variante inglese e brasiliana, andiamo avanti con le sequenziazioni. Quella brasiliana l’abbiamo trovata nel padovano, quella inglese è stata trovata nel 17% dei tamponi ma a campione, non ci sono cluster. Per quanto riguarda il lockdown, io resto convinto del fatto che quando si cita il lockdwon dev’esserci un supporto serio e argomentato. Non serve il dibattito tra chi è a favore o meno, come essere davanti a due medici che dicono prendi la pasticca e l’altro ti dice di non prenderla. Ci viene qualche dubbio, inviterei di moderare i dibattiti per fare in modo che si parta da uno studio serio, epidemiologico e poi si fanno tutti i ragionamenti”.

L’appello ai cittadini

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia ha ribadito:

Chiedo cittadini di non abbassare la guardia, ricordo l’importanza dell’uso della mascherina, dell’igiene della mani e distanziamento, che valgono più del lockdown. E’ vero che non abbiamo lo scenario del 21 febbraio dell’anno scorso, conosciamo il virus, oggi abbiamo 36mila tamponi fatti, l’anno scorso al 20 marzo facevamo 2mila tamponi al giorno. Abbiamo dei protocolli di cura che non avevamo, abbiamo affinato la modalità di cura”.

Tema vaccini

Sulla somministrazione dei vaccini invece Zaia ha spiegato:

“Sembra che la discriminante è rappresentata dai vaccini, ad oggi abbiamo inoculato 250mila vaccini, abbiamo invece concluso le vaccinazioni su 108mila persone con la seconda dose, si sta creando una comunità che ha una risposta anticorpale. Se avessimo la potenza di fuoco rispetto ai vaccini, il Veneto entro l’estate sarebbe Covid Free”.

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