Finta sordomuta smascherata dentro il supermercato da due carabinieri fuori servizio
L'episodio a Casier. Denunciati due romeni di 33 e 20 anni (lei) per i reati in concorso di falso e truffa continuati.
Due carabinieri del Comando provinciale di Treviso hanno notato che una giovane donna avvicinava ripetutamente i clienti gesticolando e mostrando loro con insistenza una certificazione. Da lì sono scattate le denunce.
Finta sordomuta smascherata dentro il supermercato
Nella serata del 31 marzo scorso, a Casier, all'interno di un noto supermercato, due carabinieri del Comando provinciale di Treviso hanno notato che una giovane donna avvicinava ripetutamente i clienti gesticolando e mostrando loro con insistenza una certificazione, tanto che qualche avventore alla fine consegnava del denaro.
I militari, liberi dal servizio e lì per motivi privati, si sono insospettiti e hanno deciso di osservare con discrezione la donna notando che, dopo diversi approcci, faceva dei cenni di approvazione all'indirizzo di un uomo che, di tanto in tanto, l'avvicinava per un veloce e furtivo consulto.
Il falso certificato d'invalidità
Alla fine uno dei militari si è avvicinato alla donna e anche a lui la stessa ha mostrato un foglio, "certificato regionale per persone non udenti e fisicamente disabili", con un elenco riferito a sottoscrittori, città, firma e somma donata, sollecitando una dazione.
Solo che stavolta il carabinieri si è qualificato chiedendo alla donna i documenti d'identità, così come pure al suo complice, che nel frattempo si era avvicinato per capire quale fosse il "contrattempo". In breve è emersa evidente la contraffazione del certificato e la simulata invalidità della donna: i due, cittadini rumeno senza fissa dimora, lui 33enne lei 20enne, sono così stati accompagnati all'esterno del locale pubblico e con l'ausilio di altri colleghi in servizio intervenuti nel frattempo, sono stati sottoposti a un controllo più accurato, nel corso del quale, a bordo della loro auto parcheggiata in un luogo defilato, sono state trovate e sequestrate decine di mazzette di denaro contante di vario taglio, per un totale vicino ai 2mila euro. Un evidente "frutto" dell'introito giornaliero: inoltre è stata trovata varia certificazione sempre riferibile a false invalidità.
Alcuni truffati hanno sporto denuncia
Nel contempo sono stati individuati diversi clienti dell'attività commerciale, alcuni dei quali hanno sporto denuncia per l'ingegnoso raggiro. Gli interessati invece, con precedenti penali specifici, saranno denunciati in stato di libertà per il concorso dei reati di falso e truffa continuati.