Pannelli fotovoltaici in Piazza dei Signori, Coldiretti provoca: "Proporremo la piantumazione"
Una piccola provocazione per lanciare l’allarme su quanto sta accadendo in altre province: la sottrazione di terreno agricolo per sistemare a terra centinaia di pannelli fotovoltaici. E una richiesta è arrivata anche a Casier.
A Casier la richiesta di un progetto che riguarda alcuni ettari di suolo agricolo. E scatta la provocazione di Coldiretti Treviso.
Pannelli fotovoltaici in Piazza dei Signori, Coldiretti provoca
Proporremo un progetto innovativo al sindaco di Treviso. Si tratta di una piantumazione di pannelli fotovoltaici in piazza dei Signori per garantire energia gratis al centro storico! Una piccola provocazione quella di Coldiretti Treviso per lanciare l’allarme su quanto sta accadendo in altre province e per scongiurare che accada anche nella Marca: la sottrazione di terreno agricolo per sistemare a terra centinaia di pannelli fotovoltaici.
“Per noi i campi sono un patrimonio della collettività che non va sperperato e a volte inseriti in paesaggi rurali che hanno il valore di vere opere d’arte – sostiene Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – l’agricoltura e l’agri cura dei campi, delle siepi, delle piantagioni di frutteti sono un patrimonio della collettività. Siamo sicuri che anche il sindaco, nonché Presidente dell’Anci Veneto, Mario Conte sia dello stesso avviso”.
Un mini parco fotovoltaico a Casier?
Non è una provocazione, bensì una presentazione concreta di un progetto per un mini parco a terra di fotovoltaico quella che ha ricevuto il Comune di Casier:
“Una società ha già presentato domanda per trasformare alcuni ettari di suolo agricolo in impianto fotovoltaico da 2,5 Megawatt a terra nel comune di Casier – sottolinea Antonio Ciri, direttore di Coldiretti Treviso – non mancheremo di proporre delle osservazioni nei termini di legge”.
“Quello che sta accadendo a Loreo in provincia di Rovigo ci riguarda da vicino visto ciò che sta accedendo a Casier” – sottolinea la Coldiretti Trevigiana.
Il caso nel rodigino e la lettera a Zaia
I giorni di attesa per il pronunciamento della Regione Veneto in merito all’impianto di Loreo di oltre 50 ettari di moduli solari a terra sono contati. Il 12 aprile, termine ultimo per l’autorizzazione definitiva, potrebbe significare l’apertura di un flusso di SI a tutti i progetti similari in itinere depositati negli uffici regionali.
"Occorre chiamare le cose con il proprio nome – precisa Coldiretti Treviso – queste operazioni sono “consumo di suolo” vero e proprio e costituiscono una ferita per l’agricoltura, l’ambiente, il paesaggio e uno schiaffo morale alle imprese agricole che sui campi investono per coltivare o allevare in particolare i giovani costretti anche a rinunciare al loro sogno imprenditoriale per mancanza di terreni.
Coldiretti Veneto che ha scritto una lettera al Presidente Luca Zaia è convinta che si "debbano sviluppare energie rinnovabili, e sono tante le modalità per sostenere questo percorso virtuoso senza consumare suolo agricolo, ma sugli impianti fotovoltaici occorre procedere con l’utilizzo dei tetti". In caso di moduli solari a terra si devono individuare i siti degradati e dismessi. Le aree agricole vanno lasciate agli imprenditori per la realizzazione di micro impianti agrovoltaici in questo caso sono i produttori agricoli i protagonisti e non le grandi società camuffate dalla vocazione green per scopi da business energetico.
"Coldiretti Veneto si appella alla sensibilità del Governatore sottolineando anche la documentazione redatta da esperti comprovante le motivazioni per impedire questo scempio ambientale. Purtroppo il dossier è stato ignorato agli uffici pubblici preposti e l’unica speranza – conclude Coldiretti – è riposta nelle mani di Luca Zaia".