Le api trovano casa tra i filari dei vigneti, connubio naturale tra vino e miele
Accanto all'uva trovano spazio anche 300mila esemplari del prezioso insetto, fulcro e indicatore dell'equilibrio naturale
A Refrontolo, nella Tenuta di Astoria Wines, lungo la provinciale che da Conegliano porta a Pieve di Soligo, sono state istallate nei giorni scorsi quindici arnie; ciascuna ospita circa 20 mila api, ma potranno arrivare a 40 mila una volta completata la fase di sviluppo.
Nel rispetto della natura
Finora il simbolo dell’Ape che campeggiava all’ingresso della Tenuta era quello della certificazione SQNPI, il sistema di “Qualità sostenibile”, che Astoria ha adottato nel 2018 (prima azienda della DOCG) e che indica una coltivazione dei prodotti secondo tecniche agronomiche rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Le api arrivano dall'azienda Apicoltura Parco dei Principi di Gorizia e sono ora in una fase di esplorazione del territorio; amano i fiori delle acacie, ce ne sono molte nei dintorni (un’ape opera in un raggio medio di circa 3 km) ma apprezzeranno anche il trifoglio incarnato che tra poche settimane ricoprirà il terreno tra i filari dei vigneti, e soprattutto la distesa di fiori ed arbusti selezionati, piantati nel 2015 nell’ambito del protocollo “Vignes fleuries”.
Territorio tutelato
Per Paolo e Giorgio Polegato, titolari di Astoria Wines, è un altro importante passo per migliorare la qualità del territorio
“Il ruolo chiave delle api nell’ecosistema e nel mantenimento della biodiversità è ormai noto: qui troveranno un ambiente accogliente e saremo ancora più attenti per far sì che la viticoltura non interferisca con il loro operare. Già oggi i nostri agronomi selezionano prodotti a basso impatto per prevenire malattie delle piante, diserbo meccanico senza erbicidi, e soluzioni che rafforzino la presenza di insetti buoni, a loro volta in grado di proteggere i vigneti dai parassiti: un circolo virtuoso che con le api sarà ancora più efficace.”
La cura dell’apiario sarà affidata all’esperienza di Johnny Moretto di Crocetta del Montello, che monitorerà costantemente lo stato di salute degli alveari e ne raccoglierà ovviamente il miele. “Un connubio positivo tra apicoltori e mondo agricolo e un fenomeno, quello dell’allevamento delle api, che diventa sempre più importante” ha sottolineato Stefano Dal Colle, Presidente ATAP Apicoltori in Veneto “in Veneto ci sono ben 25 mila alveari, curato da oltre 1200 apicoltori.”
Ogni alveare produrrà in media 20 kg di miele in un anno, d’acacia o millefiori; una piccola produzione in Astoria sarà possibile già quest’anno.