Film su Tina Anselmi, le sorelle chiedono alla Rai una data certa per la trasmissione
Laura Puppato firma una lettera inviata alla direttrice di Rai Fiction per chiedere certezze sulla produzione e la messa in onda
Le sorelle di Tina Anselmi Gianna e Maria, in collaborazione con la sua biografa e amica scrittrice Anna Vinci, stanno portando avanti la produzione del film sulla vita della parlamentare castellana, deceduta nel 2016. Manca però ancora una data per vedere l'opera in televisione. L'ex senatrice Laura Puppato ha preso carta e penna, indirizzando una precisa richiesta all'azienda di viale Mazzini.
La lettera
Gentilissima dottoressa Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction,
se ci permettiamo di disturbarla, appunto non conoscendoci, è perché abbiamo a cuore, certo siamo tante e tanti, e non solo a Castelfranco e in Veneto, la nostra cara Tina Anselmi, “la Mina Vagante”, come la chiamavano con affetto i suoi amici, colleghi e colleghe di partito e con molto meno affetto i suoi detrattori.
Sembra che una donna indipendente e coraggiosa dia ‘fastidio’. Soprattutto una donna di potere che quel potere sa usare e quanto, come ha dimostrato Tina, la partigiana Gabriella, nei suoi incarichi di parlamentare e di Ministro.
Donna Veneta nata a Castelfranco, nella Marca Trevigiana, che delle sue radici nella regione, nell’Azione Cattolica, nel sindacato, accanto alle filandieri, ha saputo trarre slancio per aprirsi al mondo, per capire il mondo, per servire il Paese. Si è trovata, sempre dalla parte ‘giusta’, quella della Costituzione e spesso sola ha portato avanti le sue battaglie.
Inutile rammentare i tanti successi per le donne e come l’Anselmi diceva: ‘le battaglie per favorire la parità dei generi, sono battaglie per la Democrazia’.
Incarichi importanti
Quante volte il suo nome è stato richiamato fin dai primi giorni della Pandemia, per rendere omaggio a colei che nell’anno e mezzo al Dicastero della Sanità, in quei terribili mesi tra la primavera del 1978 e l’estate del 1979, è riuscita tra le riforme, a portare a termine quella sul Servizio Sanitario Nazionale che aspettava da ben quattordici anni. Come poi non ricordare la sua Presidenza alla Commissione Bicamerale Inquirente sulla Loggia Massonica P2 di Licio Gelli, proprio in quest’anno 2021, in cui ricorrono i quaranta anni della scoperta, il 17 marzo del 1981, da parte dei giudici di Milano Colombo e Turone a Castiglion Fibocchi, delle liste segrete della P2.
E ricorrerà a fine ottobre la designazione di Tina a Presidente della Commissione appena costituita da parte di un’altra grande donna, l’allora presidente della Camera Nilde Iotti, che aveva insieme al presidente del Senato, il diritto istituzionale di scegliere la persona giusta. E anche in quest’occasione Tina, s’impegnò, appunto come una mina vagante, senza risparmiarsi e senza risparmiare nessuno.
So che lei da donna delle Istituzioni, scrittrice, intellettuale, sa bene tutto ciò, ed è la materia sulla quale stanno lavorando le persone che con impegno e passione da oltre tre anni, secondo i voleri delle sorelle Anselmi, Maria Teresa e Gianna Anselmi – eredi di Tina – si stanno impegnando per portare a buon fine il Film TV: Tina Anselmi, partigiana della democrazia.
Serve una data
So anche bene che lei è arrivata da poco alla direzione di Rai Fiction e che il Covid e difficoltà anche burocratiche, non alleggeriscono il tempo di lavorazione. Saremo state in tante, cittadine e cittadini, che l’hanno conosciuta e affiancata, amata e stimata, o semplicemente hanno creduto in lei, beneficiato del suo impegno politico, e le sono riconoscenti, a sperare che nel 2021, a cinque anni dalla sua morte – il primo novembre del 2016 – il film sarebbe andato in onda. Ripeto so benne che lei è arrivata da poco.
Tina Anselmi anche durante gli anni della sua lunga malattia da Castelfranco nei suoi silenzi è restata nell’immaginario collettivo del Paese. E questo è un privilegio che si conquista sul campo, come lei ha fatto, eroina borghese, forza motrice, sì Tina possiamo dirlo è una madre della Patria.
Ed è per questo che le chiediamo, di ufficializzare una data, di inserirla nel prossimo palinsesto, per dare anche una risposta alle tante persone che ci scrivono per sapere perché ancora la ‘loro’ Tina non è stata raccontata in televisione – molte e molti neanche sanno che c’è da anni in lavorazione un Film Tv .
Dicevo dare una risposta, e rendere omaggio a una donna che ha combattuto in prima linea con le donne e per le donne e quindi per la democrazia con le ‘armi’ della democrazia.
Noi le saremmo grate, il paese la ringrazierebbe.
Scusandoci del disturbo, condividiamo con lei una frase di Tina:
La politica è organizzare la speranza. E per sperare negli uomini bisogna amarli.
Quanto bisogno c’è di speranza e di amore di buona politica, buoni esempi, quanto è necessario ricordare una donna come Tina, in questi tempi in cui la speranza fatica a farsi spazio nei nostri cuori.
Grazie
Laura Puppato