Estorsione a "luci rosse"

Il video hot dell'ex, due innocenti indagati e il "primo gallo che canta..."

Chiuse le indagini di una storia a sfondo sessuale che vede ora accusato di estorsione nei confronti dell'ex compagna un 45enne di Giavera.

Il video hot dell'ex, due innocenti indagati e il "primo gallo che canta..."
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Intricata vicenda a sfondo sessuale con ricatti hot e Ip fasulli. Indagato un 45enne per estorsione.

Il video hot dell'ex

"Il primo gallo che canta ha fatto l'uovo". Basterebbe rispolverare un po' di saggezza popolare per semplificare una (brutta) vicenda a sfondo sessuale che ha come protagonisti un 45enne di Giavera del Montello, ora indagato per estorsione, e l'ex compagna 40enne, vittima di una diabolica macchinazione informatica.

I fatti, oggetto di una complessa indagine appena chiusa dalla Procura di Treviso a base di video hot e "caccia" a indirizzi Ip, risalgono al 2015. La 40enne viene allertata dall'ex compagno (il "gallo" di cui sopra): un suo video hot, girato in occasione di un incontro virtuale su Skype con un giovane di Montebelluna, conosciuto proprio in chat, sarebbe finito su un sito porno. Diffuso da qualcuno e fruibile da tutti gli utenti.

Non solo. All'uomo, con cui la 40enne ha un figlio, non risulta a quel punto particolarmente difficile far credere che il colpevole della messa online sia proprio il co-protagonista del video. Un'ipotesi ulteriormente avvalorata dal fatto che, di lì a poco, quel giovane con cui aveva fatto sesso virtuale inizia a mandare alla donna messaggi ricattatori: vuole soldi altrimenti le sue foto e addirittura quelle del figlio sarebbero finite su altri siti porno.

Il coinvolgimento del 50enne veneziano

La 40enne, sotto shock, va a denunciare tutto ai Carabinieri e parte l'indagine. Viene ovviamente sentito dai militari il montebellunese, che però nega tutto. E anzi, proprio per provare la sua totale estraneità ai fatti, consegna spontaneamente ai Carabinieri e alla Polizia postale i suoi pc e il telefono cellulare.

Da qui le Forze dell'ordine riescono dunque a risalire all’indirizzo Ip da cui sono partite le mail di minaccia: è di un 50enne veneziano che viene quindi messo anch'egli sotto indagine. Due perfetti innocenti - ma lo si saprà solo dopo - incastrati dal diabolico ex, a cui la definizione "avere il dente avvelenato" sta chiaramente stretta.

Va a finire che anche il povero veneziano, che dice - a ragione - di non conoscere nemmeno quella donna, si professa completamente estraneo ai fatti. Con un però: si viene infatti a sapere che la linea internet da lui utilizzata è "condivisa" con l'ex moglie, che vive nell'appartamento sopra il suo e che ha un nuovo fidanzato. Bingo: è proprio il 45enne di Giavera, il primo "gallo" che ha cantato.

La soluzione del rebus

Finalmente gli inquirenti riescono a ricostruire l'intricata vicenda: l'ex della 40enne avrebbe installato sul cellulare di lei un trojan con cui intercettava tutte le sue comunicazioni: messaggi, chiamate e, soprattutto, video. Non appena avuto in mano quel video, a sfondo sessuale, lo avrebbe diffuso sul sito porno. E sempre lui, attraverso vari artifici tecnologici, avrebbe attivato un falso indirizzo mail, a nome del montebellunese co-protagonista del filmato hot, da cui poi avrebbe appunto inviato le minacce alla donna.

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