"Un albero per ogni nato" a San Gaetano di Montebelluna
In sei anni sono stati piantati 521 alberi grazie all'iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale
"Un albero per ogni nato" a San Gaetano di Montebelluna. E siamo a quota 521: tanti sono gli alberi che, con i nuovi che sono stati consegnati domenica 7 aprile, e piantati a Montebelluna nell’ambito dell'iniziativa “Un albero per ogni nato” promossa dall'Amministrazione comunale di Montebelluna a partire dal 2013.
Sono infatti stati consegnati domenica presso la sede de "Il Castagno" a San Gaetano gli alberi nell'ambito della cerimonia che ha previsto il saluto delle autorità (con la partecipazione tra gli altri del sindaco Marzio Favero, l'assessore Maria Bortoletto e il vicesindaco, Elzo Severin) e e a seguire la consegna ai genitori delle piante e dei diplomi per i nuovi nati ed infine l'aperitivo offerto dai comitati civici.
Con l'iniziativa si dà adempimento alla legge n.113/1992 che prevede la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato, residente nel Comune, coinvolgendo i genitori dei bambini nella scelta del tipo di pianta e dell’area in cui metterla a dimora. Ogni pianta porta una fascetta con indicato il nome del bambino e un numero identificativo della pianta.
L’iniziativa punta a promuovere un legame diretto tra il bambino, la sua famiglia e l'albero che verrà piantato. Ai genitori, all'atto della registrazione del neonato presso l'Anagrafe, viene consegnato un modulo in cui possono esprimere una preferenza rispetto al tipo di pianta (da frutto, ornamentale con o senza fiori) e scegliere se piantare l'albero in un'area privata dove accudirlo personalmente, o in un'area pubblica a propria scelta o a scelta dell'amministrazione comunale.
Commenta il vicesindaco, Elzo Severin: “A sei anni dall’avvio dell’iniziativa, e a fronte dei tre contestatissimi alberi abbattuti per ragioni di sicurezza, sono 521 gli alberi consegnati e piantati in città, di cui 35 domenica. Anche questa edizione l'albero più richiesto è il ciliegio, scelto da 10 famiglie, seguito dall’olivo (6), dall’albicocco e dal cedro del Libano (3) ”.