Furti e truffe per quasi 20mila euro nella Marca: raffica di denunce dei Carabinieri
Episodi a Paese, Montebelluna, Silea, Riese Pio X, Roncade e Casale sul Sile.
Carabinieri: individuati e denunciati gli autori di varie truffe e furti commessi nella Marca trevigiana.
Furti e truffe per quasi 20mila euro nella Marca
I Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso hanno individuato i responsabili di svariati reati contro il patrimonio commessi negli ultimi giorni in danno di privati cittadini dimoranti nella Marca. In particolare, militari della Stazione Carabinieri di Paese, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per ricettazione Z.L., 20enne di origini kosovare con numerosi precedenti per delitti contro il patrimonio. Lo straniero è stato “pizzicato” dagli operanti in Paese, via Marconi, in sella ad una mountain bike rosso fiammante mentre ne trascinava una seconda da corsa.
I primi accertamenti permettevano di stabilire che la mountain bike risultava compendio di furto denunciato alla Stazione CC di Istrana il 29 maggio ultimo scorso da un 36enne di quel centro. Indagini sono tutt’ora in corso al fine di identificare il legittimo proprietario della seconda bicicletta.
Furto a Montebelluna, 39enne denunciato
I Carabinieri della Stazione di Montebelluna, a conclusione di indagini, hanno invece deferito in stato di libertà per furto con destrezza il cittadino marocchino A.Z., 39enne dimorante nel bellunese, gravato da pregiudizi.
Nella mattinata del 2 aprile scorso lo straniero avrebbe asportato dal cabinato di un furgone parcheggiato in via Tintoretto di Montebelluna il borsello contenente documenti personali e la somma contante di Euro 100 di un 48enne di Pederobba che stava effettuando un trasloco.
Ottima in questo caso l’intuizione di un Carabiniere della Stazione che riconosceva le fattezze fisiche dell’indagato, recatosi successivamente presso il comando dell’Arma montebellunese per presentare una denuncia di smarrimento di un telefono cellulare, nella persona immortalata nelle riprese del sistema di videosorveglianza del Comune nel luogo di commissione del furto, precedentemente acquisite e visionate dai militari dell’Arma: lo straniero, peraltro, all’atto della denuncia, aveva la stessa maglietta “griffata” e un caratteristico anello al dito indossati durante la commissione del furto.
Capitolo truffatori...
Una serie di truffatori sono stati, altresì, scoperti e denunciati nelle ore scorse grazie alle investigazioni dei militari dell’Arma:
- a Silea, militari del locale comando Arma individuavano D.S.A., 49enne del foggiano, con pregiudizi di polizia, quale titolare di carta di credito ove l’indagato riusciva a far confluire importi di denaro per complessivi 10.000 Euro circa, indebitamente prelevati dal conto corrente bancario di una 53enne del posto. La donna era stata contattata telefonicamente da un sedicente operatore di banca il quale, mediante raggiri, era riuscito a farsi comunicare i codici di accesso del sistema “home banking” dalla malcapitata
- a Riese Pio X, Carabinieri della locale Stazione deferivano in stato di libertà Z.S., 30enne della provincia di Torino già nota alla giustizia e I.G., 42enne cagliaritano. Gli indagati, dopo aver posto in vendita su sito internet una consolle musicale, inducevano l’acquirente, un 52enne, del luogo, a versare su carta postepay la somma di Euro 350 per poi rendersi irreperibili. In distinta operazione, gli stessi militari denunciavano C.M.F., 31enne cagliaritana che poneva in vendita su sito internet un orologio di marca, quindi induceva l’acquirente, un 25enne, operaio del luogo, a versare su un proprio conto corrente la somma di Euro 4.700 per poi rendersi irreperibile.
- a Roncade, al termine di accertamenti, militari della locale Stazione CC deferivano in stato di libertà per truffa V.A., 50enne della provincia di Roma, con precedenti di polizia, il quale, mediante raggiri, induceva in errore un 53enne di Casale sul Sile, facendogli eseguire presso l’ATM di un ufficio postale di Roncade, una ricarica pari a quasi 3.500 Euro, nell'erronea convinzione di riscuotere il pagamento per la vendita di alcuni cerchi per motocicletta il cui annuncio era stato pubblicato on-line dalla stessa parte offesa.