Maxischermi vietati a Treviso per la finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra
Ordinanza in arrivo per bloccare la proiezione in piazze e plateatici dei locali. Dura la reazione degli esercenti: "Chiesto un incontro, assurdo".
Niente proiezioni della finale dell'Europeo, prevista per domenica 11 luglio 2021 (alle 21), tra Italia e Inghilterra a Treviso: né nelle piazze né tantomeno nei plateatici dei locali.
Maxischermi vietati a Treviso per la finale di Euro 2020
Il maxischermo non s'ha da vedere. Niente proiezioni della finale dell'Europeo, prevista per domenica 11 luglio 2021 (alle 21), tra Italia e Inghilterra a Treviso: né nelle piazze né tantomeno nei plateatici dei locali.
Lo ha deciso stamattina, giovedì 8 luglio 2021, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, memore anche dei festeggiamenti di martedì notte, dopo la vittoria degli azzurri di Mancini sulla Spagna nella semifinale. E così, con un'ordinanza che verrà firmata dal Prefetto Laganà nelle prossime ore, arriva lo stop ai maxischermi nel capoluogo della Marca.
La visione dell'attesissima partita, onde evitare assembramenti, sarà possibile pertanto solo all'interno dei locali. L'area tra Duomo e Piazza dei Signori resterà comunque aperta ad eventuali festeggiamenti, ma sarà ampiamente presidiata dalle Forze dell'ordine.
Le prime reazioni
Questa mattina il tavolo per sicurezza tenutosi in Prefettura a Treviso ha sancito, oltre all'intensificarsi dei presidi nelle piazze dove abitualmente si festeggiano le vittorie sportive, anche il divieto di far vedere la partita negli spazi pubblici e nei plateatici dei locali.
Dura la reazione del presidente di Veneto Imprese Unite, Andrea Penzo Aiello che ha definito questa "una decisione che sembra essere stata presa più di pancia che di testa. Se infatti alla luce delle indiscrezioni delle ultime ore si sapeva che ci sarebbe stata una stretta sugli eventuali festeggiamenti per la finale di domenica, mai ci saremmo aspettati che venisse tolta la possibilità di trasmettere la partita nei plateatici e negli spazi pubblici, favorendo di fatto il ritrovo nelle abitazioni private dove il rispetto delle norme del distanziamento è pressoché nullo.
"Già ieri avevamo comunicato all’amministrazione che avrebbero avuto tutto il nostro appoggio qualora si fosse trattato di limitare le piazze per i festeggiamenti, visto le scene viste martedì, ribadendo però che l’ennesima limitazione ad una categoria senza colpe, imposta per il solo fatto di non avere le capacità di vigilare e contenere i festeggiamenti, non sarebbe stata accettata di buon grado".
"Nel corso della mattinata abbiamo chiesto un appuntamento urgente nei i prossimi giorni con l'amministrazione comunale per poter discutere l'ordinanza e trovare qualche deroga come ad esempio per chi accetterà solo clienti seduti e distanziati con preventiva prenotazione".