Montebelluna, intitolata la sala riunioni della Croce Bianca a Mattia Battistetti
Durante la cerimonia il sindaco di Montebelluna ha usato parole di fuoco: "Non metto la fascia perché lo Stato non tutela i lavoratori".
Questa mattina, a Montebelluna, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della sala riunioni della Croce Bianca del paese a Mattia Battistetti, il giovane 23enne che lo scorso aprile ha perso la vita sul luogo di lavoro.
La tragedia dello scorso aprile
Lo scorso 29 aprile il 23enne di Montebelluna, pare a causa del cedimento di un ponteggio, è stato travolto da un pesante carico all'interno del cantiere edile Bordignon Costruzioni, in via Magellano. Purtroppo il ragazzo è rimasto schiacciato sotto il peso di diversi quintali morendo sul colpo.
Una mattinata densa di emozioni
La mattinata si è aperta dapprima con la benedizione dei mezzi della Croce Bianca, alla presenza del parroco e di tutti i volontari che con abnegazione e altruismo contribuiscono a salvare vite ogni giorno. In un secondo momento è stata la volta del momento più sentito e denso di commozione, ovvero l'intitolazione della sala principale della sede della Croce Bianca a Mattia.
Le parole di fuoco del sindaco di Montebelluna
Durante la cerimonia, alla presenza della mamma di Mattia, Monica, della sorella Anna e del papà, ha preso la parola anche il sindaco di Montebelluna, presentatosi senza fascia tricolore per manifestare tutto il proprio disappunto nei confronti di una tragedia che non riesce proprio ad accettare. Il primo cittadino, infatti, ha avuto parole di fuoco per lo Stato italiano, culminate nell'affermazione: "Oggi sono senza fascia perché non posso indossare la fascia di uno Stato che non sa tutale i suoi lavoratori". Parole forti che non potranno non avere forte eco nei prossimi giorni.