Bufera

Video shock di Fedez, "rivolta" dei sindaci. I trevigiani Conte e Uberti: "Offensivo"

L'artista viene umiliato da un uomo che indossa la fascia tricolore, evidentemente un sindaco, che gli fa la pipì addosso.

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Bufera sul nuovo video che accompagna l'uscita dell'inedito di Fedez "Morire Morire". Conte: "Lasciamo stare i sindaci".

Video shock di Fedez, "rivolta" dei sindaci

La polemica, con annessa ricaduta in termini di visibilità social (e non solo), è servita. Il nuovo video dell'inedito di Fedez, "Morire morire", contenuto nel nuovo album “Disumano” - in uscita il 26 novembre - composto da 20 tracce, ha provocato una immediata levata di scudi da parte di molti sindaci, offesi dalle immagini contenuto nel videoclip.

Il motivo? L’artista, accompagnato da alcuni bodyguard, viene prima assalito dai fan per la strada e massacrato a bastonate da un gruppo di teppisti. Infine, lasciato a terra agonizzante, viene umiliato da un uomo che indossa la fascia tricolore, evidentemente un sindaco, che gli fa la pipì addosso.

"Fare il sindaco è ascoltare, mettersi a disposizione di una comunità dal comune di 30 abitanti alla metropoli da 3 milioni - il post del sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto, Mario Conte - E' tendere la mano, cercare una soluzione anche dove sembra improbabile se non impossibile. Fare il sindaco è dare risposte quando altre istituzioni non le danno, è asciugare le lacrime e talvolta esserci...in lacrime. Fare il sindaco è aiutare i propri concittadini durante la tempesta, aprire le porte del Municipio e dell'Ufficio. Essere presenti. Fare il sindaco è, talvolta, non dormire di notte e avere neanche il tempo di farla, la pipì. Capisco la volontà di colpire, di far parlare sempre e comunque, di sfidare gli algoritmi. Capisco anche che l' "arte" di Fedez è la provocazione. Ma lasciamo perdere i sindaci. Loro, con le bagarre canore e politico-musicali, non ci vogliono avere nulla a che fare.

Gli fa eco la collega di Paese, Katia Uberti:

"CARO FEDEZ, noi Sindaci rappresentiamo i cittadini delle nostre comunità a prescindere dalla parte politica con la quale ci siamo candidati, rappresentiamo le istituzioni di questo Paese che sono espressione di libertà e democrazia. Indossiamo la fascia tricolore con orgoglio, con rispetto, con responsabilità. E tu che fai? Offendi tutte quelle persone che si dedicano al servizio delle piccole o delle grandi comunità! Ma quello che è ancor più grave è che ormai ci si senta legittimati a calpestare ogni cosa, mi chiedo che tipo di messaggio stiamo consegnando alle future generazioni.

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