Dietrofront

San Zenone, annullata la messa di ringraziamento per il blocco del ddl Zan

Ieri sera un primo confronto telefonico tra sindaco e parroco. Al posto della celebrazione una manifestazione in piazza all'insegna dell'inclusione.

San Zenone, annullata la messa di ringraziamento per il blocco del ddl Zan
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Telefonata ieri sera tra sindaco e parroco: messa di ringraziamento per il blocco del ddl Zan sospesa. Al suo posto una manifestazione in piazza di segno opposto, per sottolineare i valori di libertà e inclusione.

San Zenone, annullata la messa di ringraziamento

San Zenone val bene una messa, anzi no. Dietrofront del parroco del paese trevigiano, don Antonio Ziliotto, dopo le polemiche emerse per la celebrazione di ringraziamento, prevista per oggi, mercoledì 10 novembre 2021, alle 18.30 in Santuario, dopo la bocciatura del ddl Zan.

La messa, anche dopo una confronto avvenuto nella serata di ieri con il sindaco, Fabio Marin, è stata annullata: non s'ha da fare e non si farà. In compenso, nella piazza del paese, si terrà alla  stessa ora una manifestazione con circa una cinquantina di giovani, allo scopo di ribadire come "San Zenone sia altro" rispetto a quanto emerso nelle ultime ore.

La contro manifestazione in piazza

L'iniziativa è confermata dallo stesso primo cittadino, omosessuale dichiarato e felicemente fidanzato, molto amareggiato per l'accaduto:

"Ieri sera ho parlato al telefono con il parroco, con cui andrò comunque ha chiarire di persona appena possibile - ha spiegato Marin - Serve un confronto sereno, ma intanto la messa è sospesa e ci sarà in piazza una manifestazione di segno opposto".

E ancora:

"Dobbiamo tutti far vedere che San Zenone non è un paese dove prevalgono l'intolleranza e l'oscurantismo di pochi, ma ben altro".

L'intervista con la Lucarelli e la solidarietà del Pd

Il sindaco proprio, stamattina, dopo l'articolo uscito ieri su Prima Treviso, è stato intervistato anche da Selvaggia Lucarelli su Radio Capital. Solidarietà a lui è arrivata anche dal Pd trevigiano, per bocca del segretario Giovanni Zorzi:

“Mi sento in dovere di manifestare totale contrarietà nei confronti dell’iniziativa assunta dal parroco di San Zenone degli Ezzelini, don Antonio Ziliotto. Il gesto è provocatorio e divisivo. A questo riguardo esprimo la mia solidarietà al sindaco Fabio Marin e a tutte quelle persone che hanno dovuto subire nella loro vita discriminazione, odio e addirittura violenza per il solo fatto di essere sé stessi”.

Lo dichiara proprio Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico di Treviso, commentando la decisione del parroco del paese trevigiano di celebrare una messa di ringraziamento per il blocco del Ddl Zan.

“Pur nel rispetto delle sensibilità di ciascuno, mi chiedo come si possa arrivare a organizzare una cerimonia di ringraziamento perché non è stata adottata una legge che mirava ad allargare i diritti e le tutele contro i crimini d’odio”, incalza Zorzi.

“Mi consola pensare che la Chiesa oggi vada comunque in una direzione diversa da quella dove vuole spingerla il parroco di San Zenone – conclude il segretario del Pd trevigiano -. Per di più, fa specie che la messa venga celebrata il giorno dopo che il parlamento ha approvato, anche con il voto favorevole della Lega, nel decreto ‘infrastrutture’ il divieto di qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi discriminatori con riferimento, tra i vari motivi, proprio all’identità di genere. È bene che qualcuno avvisi don Ziliotto di correggere il suo bollettino parrocchiale. L’identità di genere è già nel nostro ordinamento da un pezzo e l’affossamento della legge Zan ha solo lasciato più solo e indifeso chi per il proprio orientamento sessuale o per disabilità si trova esposto a odio e discriminazione”.

La nota della Diocesi di Treviso

“Dobbiamo certamente mantenere la preghiera perché i governanti giungano a leggi giuste, ed è la preghiera affinché le posizioni seriamente argomentate possano venire riconosciute, in un contesto di discussione democratica franco e anche serrato, senza pregiudiziali ideologiche e chiusure preconcette”.

E’ la riflessione del vicario generale della diocesi di Treviso, mons. Giuliano Brugnotto, a margine della vicenda della “messa di ringraziamento per il blocco del Ddl Zan” promossa dal parroco di San Zenone degli Ezzelini. La stessa messa, nelle prime ore di stamattina, è stata sospesa, per evitare strumentalizzazioni in contrasto con la celebrazione eucaristica.

Aggiunge monsignor Brugnotto:

“Certamente non sembra opportuno un utilizzo strumentale della celebrazione eucaristica relativamente a una questione politica. Più che un ringraziamento, dispiace che in questo periodo non si sia attivato sul tema un dialogo aperto in Parlamento, così da produrre una legge capace di rispettare e tutelare tutte le persone. I diritti delle persone, infatti, debbono essere riconosciuti - ribadisce mons. Brugnotto -: da un lato c’è sicuramente quello di vivere senza subire violenza e discriminazione, ma dall'altro anche quello della libertà di espressione. Resta vero quanto affermato dal presidente dei vescovi italiani, il card. Gualtiero Bassetti: ‘Tra l’approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell’obiettivo del rispetto reciproco’”.

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