Asolo aderisce alla giornata mondiale delle api
La cittaslow propone 5 semplicissime linee guida, che anche chi non è apicoltore può seguire.
Asolo aderisce alla giornata mondiale delle api. Le api e gli apoidei sono fondamentali per la vita e per il futuro delle prossime generazioni, non producono solo miele, ma sono parte imprescindibile dell’ecosistema. Se stamattina avete mangiato un frutto, è merito di un’ape. Se bevete un frullato, se mangiate una marmellata, se bevete un succo di frutta, è perché c’è stata un’ape. Le api sono il terzo animale da reddito più importante del mondo. Sono una delle specie più importanti del nostro ecosistema, ma anche una delle più a rischio. La vita delle api è messa in pericolo da moltissime sostanze che la mano umana usa nell’agricoltura. Ma anche da livelli crescenti di inquinamento, di coltivazioni a monocultura e di pratiche di agricoltura intensiva.
La Giornata Mondiale delle api, oltre a promuovere l’attività degli apicoltori, vuole diffondere un problema che forse in pochi conoscono, ma che influisce sulla vita dell’intero ecosistema.
Capiamo insieme qual è il minuzioso lavoro delle api e perché la loro salvaguardia è così importante.
Le api: molto più che produttrici di miele
Ad oggi conosciamo 20’000 specie di api, ma forse la più rinomata è l’ape da miele (Apis Mellifera). Il miele è però solo la punta dell’iceberg dell’intero lavoro dell’ape. Infatti, le api sono uno degli insetti impollinatori, insieme a bombi ed altri. Raccogliendo il nettare ed il polline, lo possono trasferire di fiore in fiore, permettendo appunto l’impollinazione, e di conseguenza la biodiversità vegetale. Il nettare è poi portato all’alveare, dove le api operaie lo trasformano in miele grazie a particolari enzimi, mentre poi le api ventilatrici fanno evaporare l’acqua, disidratandolo. Il miele viene quindi raccolto all’interno delle numerose cellette, chiuse per preservarlo al meglio.
Spostandosi da un fiore all’altro, raggiungono ed impollinano più di 170.000 specie vegetali, garantendo così la biodiversità nel nostro ecosistema. Le api svolgono quindi una parte importantissima dell’intero processo di impollinazione: senza di loro, la produzione di foraggio, di frutta e molto altro sarebbe molto più lenta.
Api a rischio estinzione?
Purtroppo però, i prodotti utilizzati in agricoltura quali pesticidi e acaricidi, insieme anche a nuovi parassiti, compromettono la vita di questa specie fondamentale per il nostro habitat. Queste sostanze nocive infatti, penetrano nel polline dei fiori delle piante su cui vengono usati e quando l’ape si posa, ne attaccano il sistema nervoso e spesso la portano anche alla morte. Per combattere e prevenire questo grande pericolo, nel 2013 l’Unione Europea ha vietato l’uso di 3 pesticidi particolarmente nocivi, ma la strada è ancora lunga.
Cinque passi per aiutare le api nel nostro piccolo
Aiutare a salvaguardare le api (e con loro tutti gli impollinatori) non è compito solamente degli apicoltori. Ognuno di noi infatti, nel proprio piccolo, può dare una mano.
La Città di Asolo, cittaslow e del buon vivere, oltre ai diversi corsi di sensibilizzazione e formazione alla biodiversità, propone 5 semplicissime linee guida, che anche chi non è apicoltore può seguire:
- Far crescere più fiori e piante che siano una risorsa di polline e nettare. Per esempio, primule e crocus in primavera, lavanda e geranei i
n autunno; - Lasciar crescere trifogli, ortiche e denti di leone. Così gli impollinatori troveranno pane per i propri denti ed inoltre i mucchi di foglie possono inoltre diventare rifugio per il letargo!
- Lasciare che erba e piante fioriscano;
- Non interferire con la vita degli alveari e, soprattutto, non distruggerli;
- Eliminare i pesticidi e le sostanze chimiche in generale: utilizzare prodotti biologici/naturali, una pratica antica che rispetta l’uomo e l’ambiente.