Bonus da 1300 euro se presenti un amico da assumere al titolare dell'azienda
E' la singolare idea di una ditta di Treviso per trovare nuovi impiegati...
Da un lato il lavoro che non c'è, la disoccupazione, la crisi che morde... dall'altro lato i lavoratori, merce ormai pregiata, ricercata e rara in alcuni settori. Un paradosso, insomma, quello che vive l'economia italiana, con realtà che non riescono a trovare dipendenti pur avendo molto lavoro. E aziende, invece, che i dipendenti li hanno ma li devono lasciare a casa perché non ci sono le commesse di un tempo. E come se ne esce? Un'azienda di Treviso sta provando una strada nuova...
Bonus da 1300 euro se presenti un amico da assumere al titolare dell'azienda
"Oggi noi abbiamo un portafoglio di ordini che arriva tranquillamente fino alla primavera del 2023 - ha spiegato Paolo Mion, imprenditore - Quindi da ora fino al 2023 abbiamo bisogno di aumentare la nostra forza lavoro investendo sul capitale umano. Oggi siamo in 78, dovremmo essere almeno 20 persone in più".
E allora ecco l'idea. La caccia ai lavoratori, il progetto promosso dall'azienda di Paolo Mion per uscire dallo stallo. La ditta è in crescita e deve assumere. E per non sbagliare ha avuto l'illuminazione: dare un bonus di 1300 euro al dipendente che gliene presenta un altro da assumere. Una sola la precisazione: deve essere "bravo". Ma cosa significa?
Uno affidabile, in altri termini, che si fermi magari fino alla pensione, perché la formazione avviene ormai soprattutto in azienda. E questo è un patrimonio che deve restare, e per trovare quelli giusti, secondo Mion è meglio chiedere a chi è già dentro l'azienda e condivide la cultura della ditta.
Una ricetta originale, dunque, per affrontare un problema che sta colpendo la ripresa economica del Veneto, che si esprime in quella difficoltà nel far combaciare domanda e offerta. E le criticità si diffondono a macchia d'olio anche in altri settori diversi dal manifatturiero. Ristorazione e pubblici esercizi soffrono... Rispetto a qualche anno fa sono meno le persone che cercano impiego in alcune realtà. E questo sembra un dato di fatto.
Ma per i sindacati non bisogna sottovalutare un aspetto importante: la qualità delle condizioni di lavoro offerte. I giovani non sono disposti a lavorare a qualsiasi costo, vogliono conciliare tempi di lavoro e tempi di vita. E poi il vero tema è quello dei salari: il lavoro è pagato poco. Anzi, è troppo tassato...