Meno anidride carbonica e plastica, la nuova vaschetta di Caseificio Tomasoni all'insegna della sostenibilità
E' questa la novità dell’azienda casearia di Breda di Piave che sostituirà l’attuale vassoio in polistirolo con una nuova vaschetta in R-PET per un approccio produttivo più ecologico.
Nuova iniziativa di Caseificio Tomasoni, azienda lattiero-casearia di Breda di Piave (TV) che, in ottica di una filiera ancora più sostenibile, ha introdotto nei packaging dei suoi stracchini l’innovativo materiale R-PET attraverso una nuova vaschetta, in sostituzione a quella di polistirolo.
Meno anidride carbonica e plastica, la nuova vaschetta di Caseificio Tomasoni all'insegna della sostenibilità
Continua ulteriormente il percorso di sostenibilità di Caseificio Tomasoni, storica azienda produttrice di formaggi a base di latte 100% veneto. Grazie all’introduzione di un innovativo materiale più ecosostenibile nel proprio metodo produttivo, l’azienda mira a migliorare ancora di più il proprio impatto ambientale, riducendo l’emissione di anidride carbonica e l’utilizzo di materiali di confezionamento.
La novità consiste in una nuova vaschetta trasparente in R-PET in cui saranno adagiati gli stracchini, prodotti che rappresentano oltre l’80% della produzione casearia totale. Questa nuova soluzione andrà a sostituire la tradizionale vaschetta in polistirolo, un materiale meno sostenibile e che richiede una quantità di imballaggio molto superiore.
R-PET o Recycled PET è il materiale derivante da processi di recupero e riciclaggio delle bottiglie d’acqua e di imballaggi per alimenti post-consumo realizzati a loro volta in PET o R-PET. Il PET riciclato ha importanti benefici per l’ambiente in termini di riutilizzo e riduzione di emissione di CO2. L’R-PET infatti è un materiale perfettamente inserito nell’economia circolare in quanto permette la realizzazione di un “ciclo chiuso”. Aspetto che garantisce un completo recupero della materia prima minimizzando gli sprechi.
“La vaschetta in plastica trasparente R-PET è più sostenibile di quella in polistirolo espanso su cui poggiavano i prodotti in precedenza – racconta Eva Tomasoni, responsabile marketing di Caseificio Tomasoni – Grazie alle sue dimensioni più compatte e regolari, permette di ridurre l’uso di film di confezionamento per avvolgere la confezione.”
Oltre a questi vantaggi, la nuova vaschetta è benefica anche in termini di anidride carbonica emessa. Infatti il suo ingombro, essendo minore, garantisce una diminuzione dei volumi di stoccaggio fino a quattro volte, permettendo quindi, a livello logistico, di ottimizzare i trasporti riducendo l’emissione di CO2 nell’atmosfera. La vaschetta, sviluppata in collaborazione con ILIP Srl, in quanto in R-PET e trasparente, è riciclabile nella plastica come le normali bottiglie d’acqua.
“Dal 1955 Caseificio Tomasoni ha da sempre portato avanti le proprie pratiche produttive seguendo i principi di responsabilità e rispetto. Abbiamo voluto rendere ancora più sostenibile la nostra filiera che già, negli anni, è stata migliorata ulteriormente in termini di controllo e sostenibilità – continua Eva Tomasoni, responsabile marketing di Caseificio Tomasoni – Negli ultimi anni abbiamo predisposto grossi investimenti per l’ottimizzazione delle risorse, tramite, ad esempio, l’impiego di impianti fotovoltaici, dei sistemi di compostaggio dei rifiuti produttivi e un complesso sistema di riutilizzo e depurazione biologica delle acque per irrigare i campi circostanti. Inoltre, aver creato una ‘filiera a chilometro 30’ ci garantisce il massimo monitoraggio delle materie prime e degli animali che avviene grazie al supporto costante presso i nostri allevatori di fiducia nella regione”.
“La sostituzione della vaschetta in polistirolo con l’innovativo R-PET – ha concluso la responsabile marketing - è un altro passo verso un’ottica produttiva sempre più circolare”.