Zero Branco, medico fa un appello no-vax su carta intestata della clinica: “Non vaccinatevi”
Il Centro di medicina ha deciso di cessare la collaborazione con il medico.
Il dottor Pietro Gasparoni nella bufera dopo l’appello no-vax contro la quarta dose del vaccino anti-Covid.
Appello no-vax su carta intestata della clinica
Mentre le Ulss stanno proseguendo con l’appello rivolto agli over 60 e soggetti fragili nell’aderire alla campagna vaccinale, il dottor Pietro Gasparoni, 73enne di Zero Branco, endocrinologo volto molto noto e stimato nella Marca, ha lanciato un appello contro la quarta dose. Il tutto utilizzando la carta intestata del Centro di Medicina di Montebelluna, la clinica privata in cui opera come libero professionista.
La lettera scritta dall’endocrinologo invita a non vaccinarsi e spara a zero anche contro Zaia che definisce come “infinito, bugiardo e manipolatore”. Nella lettera l'endocrinologo ha evidenziato i rischi e i presunti effetti collaterali del vaccino scrivendo:
“Perché oggi così tanti positivi al SarsCov2? Perché così tanti herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio)? Perché così tante tiroiditi di De Quervain, malattia ad eziologia generalmente virale? Perché molte malattie autoimmuni a breve distanza dalle vaccinazioni? E potrei continuare con patologie cardiache anche severe...”
Conclusa la collaborazione
Lunedì 8 agosto 2022 il Centro di Medicina ha preso subito le distanze scrivendo sui social:
“Sta circolando sui social una missiva su carta intestata del Centro di medicina e del dott. Pietro Gasparoni: Centro di medicina non è l'autore di tale comunicazione da cui si dissocia integralmente, sia nelle forme che soprattutto nei contenuti.
Verranno avvisate le autorità competenti per impedirne l'ulteriore divulgazione”.
E successivamente nel tardo pomeriggio di martedì 9 agosto 2022 la stessa ha reso noto:
“Si informa che a partire dalla data odierna, il dott. Gasparoni cessa la sua collaborazione con Centro di medicina”.
Il dottor Gasparoni ha ribadito la sua posizione e sui social ha scritto:
“Don Abbondio ‘Il coraggio se uno non ce l'ha mica se lo può dare’. Ho iniziato a marzo 2020 una narrazione che fosse quanto più veritiera, scientifica, umana, con presunzione, professionalmente ineccepibile, sulla situazione assurda che subiamo. 3 giorni fa in ambulatorio, una ragazza, che si laurea in Etica Pratica a Riga e ha fatto gli studi fra Polonia e Lituania, mi ha detto ‘Non capisco, in questi anni in Polonia, non ho visto una mascherina. Non tornerò più in Italia’. Nel mestiere, oltre ad una relazione, rilascio spesso indicazioni, diete, preparazione a terapie particolari, quasi sempre su carta intestata del centro dove lavoro. Se mi viene chiesto qualche indicazione o il mio pensiero su come comportarsi rispetto alla malattia virale o alla 4^ esprimo il mio parere, come per una dieta. Talora è per iscritto. Alla fine vi è il mio nome e cognome e comunque è un allegato ad una relazione medica firmata. Mi viene segnalato questo. Che dire? Come don Abbondio. I soldi fanno soldi. E il V . . .us ha arricchito i centri privati.
PS: Spero vi sia una massiccia condivisione. Perché è ora di dire basta. Anche agli approfittatori”.