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Cavasagra: spostato il capitello di Sant’Antonio da Padova per rendere più sicuro l’incrocio

Il manufatto religioso è stato restaurato e collocato nella nuova (e più sicura) posizione. Domenica scorsa l'inaugurazione.

Cavasagra: spostato il capitello di Sant’Antonio da Padova per rendere più sicuro l’incrocio
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Inaugurato domenica scorsa, 30 ottobre 2022, a Cavasagra il capitello dedicato a Sant’Antonio da Padova restaurato e posizionato nella sua nuova collocazione.

Cavasagra: spostato il capitello di Sant’Antonio da Padova per rendere più sicuro l’incrocio

E’ stato inaugurato domenica scorsa, 30 ottobre 2022, a Cavasagra il capitello dedicato a Sant’Antonio da Padova restaurato e posizionato nella sua nuova collocazione. Alto 6 metri circa compresa la croce lapidea sommitale, il capitello di Sant’Antonio - che secondo una ricostruzione storica risale al periodo 1860 - è un manufatto religioso neogotico con stilemi caratteristici dello storicismo eclettico ottocentesco riconducibili all’arch. Agostino Sartori e riscontrabili anche nel campanile della chiesetta del vicino borgo di Carpenedo.

Il progetto - partito con la scorsa amministrazione anche grazie all’allora consigliere Orazio Cavallin – è poi proseguito in questo mandato grazie anche all’interessamento del consigliere Nicola Cavasin. Spiega il vicesindaco, Marco Perin:

“La nuova collocazione è stata concertata per rispondere alla richiesta della comunità di rendere l’area in cui era posizionato più sicura e viabilisticamente agevole. Il capitello votivo era infatti originariamente situato all’incrocio tra via San Filippo Neri e Piazza Gen. Caviglia lungo la Strada provinciale 5 interna al centro abitato di Cavasagra caratterizzata da un intenso traffico veicolare. Il capitello risultava costantemente minacciato nella sua stabilità dal traffico viario: sia dall’incremento di transito di mezzi pesanti che dalla posizione stessa dell’opera che, limitando i coni visuali in corrispondenza di un incrocio, diventava causa di numerosi incidenti stradali che avrebbero potuto compromettere l’integrità stessa del manufatto. Per questo abbiamo deciso di stanziare circa 50mila euro così da spostare il capitello dal centro dell’incrocio, verso nord-est, nelle vicinanze dell’incrocio stesso, all’interno di uno spazio dedicato ricavato nel cortile dell’attigua scuola primaria, conservandone l’attuale orientamento nord-sud nella direzione della frontale Piazza General Caviglia”.

Una volta spostato, il monumento è stato oggetto di un accurato restauro conservativo, con la sola eccezione degli intonaci della base tronco-piramidale in muratura, i quali, per la gran parte costituiti da intonaci cementizi recenti e molto deteriorati, sono stati sostituiti con novi intonaci risananti compatibili con la natura del manufatto.

Il capitello - posizionato su una nuova piazzola piastrellata e opportunamente illuminato all’interno - è ulteriormente illuminato all’esterno con due faretti posti a pavimento che proiettano una luce scenografica dal basso nei fronti sud ed ovest, prospicenti le due strade dell’incrocio

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