Investimenti nelle start up, un successo il convegno tra imprenditori e manager alla Tipoteca
L’obiettivo era quello di spostare il focus degli imprenditori ancora di più sugli investimenti digitali in questo momento storico nel quale si parla di chat gpt e intelligenza artificiale
Giovedì sera il convegno “Investire in startup digitali, trend e opportunità per le pmi” alla Tipoteca di Montebelluna.
Investimenti nelle start up, un successo il convegno tra imprenditori e manager alla Tipoteca
Oltre cento imprenditori, i rappresentanti di cinque fondi di investimento e del mondo bancario, ma anche startupper e manager. Giovedì 2 febbraio nella cornice della Tipoteca di Montebelluna si è celebrato il convegno “Investire in startup digitali, trend e opportunità per le pmi”.
Una location appena premiata dall’American Printing History Association (APHA), con un riconoscimento che arriva per la prima volta in Italia, scelta perché rappresenta la storia antica della stampa in un convegno nel quale Postalmarket ha voluto presentare il proprio ecosistema digitale e innovativo con il ceo Alessio Badia.
Il convegno, organizzato in collaborazione con 2.1 Invest, team di consulenti Fineco Bank, ha visto tra i relatori Alessio Badia, ceo di Postalmarket, Francesco D’avella, founder Project Moon, Marco Bettiol, professore di management presso Università degli Studi di Padova, Nicola Luca Gianesin, ceo GC&P Gianesin Canepari e Partners, Alberto Baban, presidente VeNetWork e socio PM Angels e Matteo Sinigaglia, direttore generale Fòrema. Ha moderato la serata Alessandro Zuin, vicecaporedattore Corriere del Veneto e coordinatore editoriale di Corriere Imprese.
L’obiettivo era quello di spostare il focus degli imprenditori ancora di più sugli investimenti digitali in questo momento storico nel quale si parla di chat gpt e intelligenza artificiale. Gli scenari sono stati rappresentati da Baban, che ha descritto l’imprenditore di oggi come un “gestore di team di talenti” in uno scenario dove i cambiamenti corrono a velocità storicamente mai viste, “basti pensare che nel 2000 Cina e Italia avevano la stessa quota di export e che la nostra storica manifattura non si è mai posta il problema di iniziare a produrre chip per pc”.
Quindi la provocazione di Baban:
“Chi farà impresa nel futuro dovrà confrontarsi con i nativi digitali, pronti a cambiare tutti i paradigmi: vi ricordo che prima del 2007 non c’erano gli smartphone e che quella generazione deve ancora iniziare a lavorare”.
Di certo, come ha evidenziato Sinigaglia, la sostenibilità sarà una priorità per le aziende, “e con l’avvento dell’intelligenza artificiale anche i dati che servono per le certificazioni saranno disponibili più in fretta”.
Postalmarket, d’altro canto, è un chiaro esempio di come dalle idee imprenditoriali di startup, tramite gli adeguati supporti di investimento come crowdfunding, business angels e family office, si possa creare vero business. Oggi il team è quasi totalmente femminile.
“L’azienda infatti è stata fatta rinascere dalle sue ceneri e il primo round di finanziamento da 1,5 milioni, concluso da poco, ha permesso di far ripartire l'attività editoriale e l’e-commerce”, spiega il ceo di Postalmarket, Alessio Badia.
“Siamo già alla conclusione anche del secondo round di investimento per un totale di 3 milioni di euro. Merito anche dell’ecosistema digitale nel quale viviamo. Nel nostro head quarter di Villorba ci sono anche le sedi di Storeden, start up specializzata negli ecommerce in cloud e acquisita dal gruppo TeamSystem; per la realtà aumentata, il sito e le app ci affidiamo a No Gravity. Abbiamo poi numerosi partner, dalla logistica ai pagamenti dilatati a rate: il catalogo che finiva nelle cassette delle lettere degli italiani è solo la punta dell’iceberg tecnologico sul quale sorge".