Dubai e la maxi truffa delle criptovalute, libero su cauzione Giullini: "Pronto a risarcire"
Intanto a Treviso si indaga anche per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Sparito nel nulla invece il trevigiano Christian Visentin
Scandalo criptovalute, Emanuele Giullini torna libero su cauzione e sarebbe pronto a risarcire gli investitori truffati. Sparito nel nulla invece il trevigiano Christian Visentin.
Dubai e la maxi truffa delle criptovalute, libero su cauzione Giullini: "Pronto a risarcire"
Libero su cauzione. Emanuele Giullini, uno dei soci fondatori della New Financial Technology, la società di trading che operava in criptovalute finita al centro di un'indagine internazionale per una maxi truffa che sfiora i 300 milioni di euro (ai danni di circa 6 mila risparmiatori di vari paesi), era finito in manette giovedì scorso con le accuse di "azioni contro la fiducia" e "tradimento". Nei suoi confronti anche la misura del divieto di espatrio.
Ma l'avvocato salentino ha pagato la cauzione alle autorità di Dubai per tornare in libertà. Non solo: si è anche detto disponibile a risarcire integralmente gli oltre 400 investitori che avevano presentato la denuncia da cui era poi scaturito il suo arresto. Come? Mettendo sul piatto circa 40 milioni di euro.
Una scelta non casuale, visto che l'attuale diritto penale di Dubai, in caso di completo risarcimento delle persone offese, prevede l'estinzione del reato. Intanto proprio nella giornata di ieri, mercoledì 15 febbraio 2023, è emerso che a Treviso si indaga anche per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Mistero infine sulla sorte di Christian Visentin, il trevigiano che, con Mauro Rizzato, era ai vertici della Nft. Su di lui penderebbe un mandato d'arresto con tanto di divieto di lasciare il paese. Di fatto però del 45enne si sono perse le tracce.