Montebelluna, il nuovo sottopasso ferroviario di via Piave è realtà: "Giornata storica"
Un’infrastruttura viaria fondamentale per migliorare i flussi viabilistici del centro, ed inserita tra le opere compensative della Superstrada Pedemontana Veneta
Aperto nel pomeriggio di ieri, sabato 18 febbraio 2023, alle 16.00 in punto l’attesissimo nuovo sottopasso ferroviario di via Piave. Data storica per l’intero comprensorio montebellunese: spariranno in centro le interminabili code di auto ferme in attesa dell’apertura del passaggio a livello.
Montebelluna, il nuovo sottopasso ferroviario di via Piave è realtà: "Giornata storica"
A poco più di due anni dall’avvio del cantiere, è stata aperta ieri, sabato 18 febbraio, alle 16.00 in punto l’opera più attesa dai montebellunese: il sottopasso ferroviario di via Piave. Un’infrastruttura viaria fondamentale per migliorare i flussi viabilistici del centro, ed inserita tra le opere compensative della Superstrada Pedemontana Veneta che attraversa il territorio montebellunese. Da oggi nulla sarà come prima.
Con il nuovo sottopasso, infatti, conducenti, ciclisti e pedoni non sono più costretti ad arrestarsi di fronte al passaggio livello abbassato di via Piave ma posso tranquillamente procedere la propria marcia sfruttando il sottopasso ferroviario. L’opera ha un costo complessivo di 10 milioni di euro, di 2 milioni di euro destinati agli espropri e 8 milioni di euro fra progettazione e realizzazione dell'opera (iva compresa). Il finanziamento è stato garantito dalla Sis, in accordo con la Regione e per 650.000 euro da RFI quale contributo per la soppressione del passaggio a livello.
L’apertura completa un percorso avviato oltre dieci anni fa con la precedente amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco, ora consigliere regionale, Marzio Favero, e portato poi avanti sia dal sindaco vicario Elzo Severin che dall’attuale sindaco, Adalberto Bordin e che ha visto il coinvolgimento della Regione Veneto, Veneto Strade (e la SIS per la parte operativa), RFI, Provincia di Treviso, Soprintendenze ai beni ambientali ed architettonici e Soprintendenza ai bene archeologici e le società di servizio (Ascom, Italgas, ATS...).
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, il consigliere regionale ed ex sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, il presidente della Provincia, Stefano Marcon, il referente della SIS, geometra Saverio Vita, i rappresentanti delle forze dell’ordine, della Polizia locale e della Protezione civile, alcuni onorevoli e senatori, alcuni rappresentanti della Regione, della Provincia, dei Comuni dell’IPA, i consiglieri comunali, don Antonio Genovese e don Davide, i rappresentanti delle associazioni di categoria e di volontariato del territorio. Durante la cerimonia è stata anche letta la lettera inviata dal Presidente della Regione, Luca Zaia.
L’apertura è stata possibile dopo lo sprint finale delle opere necessarie per il suo completamento con la realizzazione del raccordo con via Piave nella parte est eseguita nella notte scorsa e la realizzazione della segnaletica orizzontale questa mattina da parte della SIS. Quella che è stata aperta è un’infrastruttura a parabola che da via Piave scende in direzione dei binari a nord della stazione ferroviaria per sbucare nel viale della stazione.
Si tratta di una soluzione che ha consentito durante i lavori una serie di vantaggi: evitare le interferenze coi numerosi sottoservizi presenti in via Piave ed assicurare la possibilità di accesso ai residenti nel tratto intercluso dalla viabilità di attraversamento. Largo 14 metri e alto 6, il sottopasso presenta due piani diversi: quello più in profondità - un sottovia carrabile connessa alla viabilità esistente, alto 5 metri - per i mezzi motorizzati, e quello più elevato ed idoneo a pedoni e ciclisti poiché concepito anche per garantire le interconnessioni della mobilità leggera.
Le tappe salienti dell'opera
- 2011 - A novembre, viene firmato il Protocollo d’Intesa tra il Commissario Delegato per l’emergenza traffico e mobilità - Province di Treviso e Vicenza - Regione Veneto, Provincia di Treviso, Comune di Montebelluna, Comune di Volpago del Montello e Comune di Trevignano che prevedeva la realizzazione del sottovia in Piazza IV Novembre sulla Strada Provinciale 248 in sostituzione del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Calalzo – Padova, contestualmente alla realizzazione della Superstrada.
- 2016 - Inizia il recapito delle lettere di esproprio ai proprietari delle proprietà private interessate dall’area di cantiere. In aprile arriva il parere positivo al progetto da parte della Conferenza dei servizi. In autunno viene approvato il progetto esecutivo che prevede la realizzazione dell’opera a forma di parabola. A dicembre viene firmata la convenzione per la realizzazione dell’opera da parte di RFI, il Comune di Montebelluna e la Società Superstrada Pedemontana Veneta.
- 2020 - A marzo iniziano le procedure per la demolizione dell’impianto di distribuzione di benzina adiacente l’area del cantiere. A settembre iniziano le opere di cantiere del sottopasso da parte della ditta incaricata da SIS
- 2021 - A luglio partono le operazioni per posizionare il monolite del nuovo sottopasso. Il 2 agosto viene presentato il varo del manufatto per la realizzazione del sottopasso ferroviario
- 2022 - A settembre avviene il sopralluogo dei politici e dei tecnici per definire gli ultimi dettagli dell’opera. Il 18 febbraio 2023 apre definitivamente il sottopasso.
I commenti
Commenta il sindaco, Adalberto Bordin:
“Oggi è un grande giorno per la Città, per i montebellunesi e per chiunque, anche solo periodicamente, si trovi a frequentare Montebelluna. E’ uno di quei giorni che per una comunità definiscono un prima ed un dopo: uno spartiacque. Con oggi non cambia solo il volto di una parte della Città, ma mutano anche i suoi flussi o meglio, viene resa definitivamente più fluida la viabilità che per decenni è stata interrotta per circa 15 volte al giorno per più minuti con la chiusura del passaggio al livello generando così interferenze e sofferenze viarie nelle altre intersezioni cittadine. Ma il cambiamento, in positivo, riguarda anche l’aspetto ambientale perché eliminare il passaggio a livello significa eliminare le code di autoveicoli che si venivano a creare a ridosso di piazza IV Novembre, via Risorgimento, via Piave e Corso Mazzini e, conseguentemente ridurre la quantità di fumi immessi in atmosfera.
Non ultimo, l’aspetto della sicurezza. Sia quella di pedoni e ciclisti che ora posso transitare ad un livello differenziato rispetto ai mezzi motorizzati sia per i mezzi di soccorso e pronto intervento che non sono costretti a bloccare la propria marcia a causa dello sbarramento del passaggio a livello. Ringrazio ovviamente i colleghi dell’amministrazione che mi hanno preceduto, l’allora sindaco Marzio Favero, gli assessori e i consiglieri dell’epoca così come quelli attuali, ma anche il presidente regionale, Luca Zaia, l’assessore regionale ai lavori pubblici, Elisa De Berti, l’allora Commissario Straordinario alla Superstrada Pedemontana Veneta, l’ingegner Silvano Vernizzi, e per il supporto operativo il vicecommissario ingegner Giuseppe Fasiol, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) nonché gli uffici tecnici comunali alla viabilità che in questi anni di sono costantemente interfacciati con i vari interlocutori per portare a casa il risultato”.
“Quella di oggi è una data storica per Montebelluna e i suoi cittadini. L’apertura del sottopasso – atteso da mezzo secolo - avrà delle ricadute fondamentali sulla viabilità cittadina e non solo. Le attese al passaggio a livello ferroviario saranno definitivamente un ricordo e notevoli saranno anche le ricadute in termini di sicurezza stradale e i benefici per l’ambiente, con una riduzione delle code e quindi un minor inquinamento”, dichiara la Vicepresidente della Regione, Elisa De Berti.
Aggiunge il consigliere regionale ed ex sindaco di Montebelluna, Marzio Favero:
“E’ il secondo tassello del piano strategico di riordino della viabilità cittadina che va in porto dopo l’anello realizzato attorno al centro storico, ma non è l’ultima mossa. Ho il piacere di comunicare che sono fase di progettazione definitiva-esecutiva i sottopassi di via Trevignana e di via San Gaetano. L’obiettivo è completare un’operazione che garantisce la permeabilità degli autoveicoli e un tessuto urbano che è tagliato da due linee ferroviarie, quella Feltre-Treviso e quella Montebelluna-Padova. Il problema non è legato solo alle code ai caselli che arrecano disagio, ma al tema della sicurezza perché è fondamentale che possano transitare senza ostacoli i mezzi di soccorso sia dei Vigili del fuoco sia in particolare delle ambulanze del Pronto soccorso. Non dobbiamo dimenticare che Montebelluna ospita all’interno della sua Città un ospedale che serve l’intera Pedemontana, né si possono sottacere i risultati ambientali finora raggiunti. I dati dell’Arpav hanno confermato che con la pedonalizzazione del centro non solo è diminuita l’anidride carbonica, ma anche si è ridotto in maniera sostanziale il PM10, dato in controtendenza rispetto alle altre città del Veneto. Si tratta di risultati che premiano una progettualità importante, la capacità di dialogo con gli enti sovraordinati come in particolare la Regione Veneto e RFI, e anche il coraggio che serve nel prendere decisioni che all’inizio possono essere anche impopolari. Ringrazio la squadra di assessori e consiglieri che nel primo mandato assicurarono l’appoggio al progetto di rivoluzione del traffico urbano”.
“Le ricadute di questa infrastruttura saranno immediatamente evidenti sia per chi abita a Guarda ma più in generale per chiunque transiti nel centro cittadino – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Adriano Martignago -. Le colonne che oggi si generano dal passaggio a livello si scaricano sul resto della viabilità cittadina provocando rallentamenti nei passaggi più critici: si veda la rotatoria tra via Galilei, via Bergamo e via Roma, così come la rotatoria tra via Bertolini e via San Gaetano. Da oggi pomeriggio tutto questo sparirà rendendo il traffico decisamente più fluido e regolare, senza quel sovraccarico intermittente che almeno una volta all’ora si verifica oggi con la chiusura del passaggio a livello. In definitiva, questa non è solo infrastruttura viaria, ma uno strumento che cambierà in meglio la qualità di vita di molte persone”.