Il giallo della morte di Anica Panfile: accertamenti in corso sull'ex marito
Era in Romania o in Italia il giorno del delitto? Intanto smentita dagli inquirenti la notizia della presenza di un filmato del sistema comunale di videosorveglianza
Non è stato ancora sciolto il mistero sulla morte di Anica Panfile, la giovane mamma uccisa e gettata nel Piave in Provincia di Treviso.
Accertamenti in corso anche sull'ex marito
La 31enne romena era scomparsa giovedì 18 maggio 2023 da Arcade, dove s'era recata dal capoluogo coi mezzi per un incontro di lavoro. E' stata ritrovata tre giorni dopo, il 21 maggio, nel Piave nella vicina Spresiano e secondo l'autopsia è stata uccisa a mani nude e poi gettata nell'acqua.
L'ultimo avvistamento di Anica, con una felpa rossa addosso, alle 16.30 circa di giovedì 18 in via Trieste, davanti al negozio di biciclette Arcade bike. Poi il suo cellulare quel pomeriggio aggancia una cellula nella vicina Spresiano, dove Anica è arrivata, non si sa come e con chi e neppure se era ancora viva.
Smentita dagli inquirenti la notizia secondo cui vi sarebbe anche un filmato del sistema comunale di videosorveglianza che riprende la giovane mentre sale su una macchina.
Due interrogati, nessun indagato: dov'era l'ex marito?
Gli inquirenti non hanno finora iscritto nessuno nel registro degli indagati. Hanno interrogato il compagno Luigi De Biasi, un italiano di 58 anni ex autotrasportatore, colui che ha fatto denuncia dai Carabinieri, dopo che i famigliari l'avevano chiamato per dirgli che Anica non era tornata a casa e non rispondeva al telefono. E hanno sentito a lungo anche l'ultima parsona che l'ha incontrata: Franco Battaggia, 76 anni, suo ex datore di lavoro alla pescheria Al Tiburon di Spresiano, che ha dichiarato che doveva consegnare il Cud per la dichiarazione dei redditi ad Anica, che faceva anche le pulizie a casa sua.
Ma c'è un terzo uomo sul quale si concentrano le indagini. Si tratta dell'ex marito di Anica, connazionale tornato in patria cinque anni orsono dopo la separazione. Dove si trovava il giorno del delitto? Era in Italia?
Una pista - ad esclusione o meno che sia - per dare un'identità all'assassino della 31enne, che poi sarebbe stata presumibilmente gettata in un canale affluente del Piave dal ponticello dove si congiungono via del Fante e via Barcador, a Spresiano.
In quel punto qualcuno in questi giorni ha portato dei fiori in ricordo della vittima.