Annunci ingannevoli, bonifici falsi e finte operazioni bancarie: smascherate sei truffe nel Trevigiano
Malviventi in azione a Roncade, Maserada sul Piave, Paese, Riese Pio X e Asolo
Le forze dell'ordine sono sempre all'avanguardia nella lotta contro le truffe, e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Treviso ha recentemente svelato sei casi di truffa nel trevigiano. Queste truffe, tutte diverse tra loro per modalità e contesto, evidenziano la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e la costante vigilanza da parte delle autorità.
Smascherate sei truffe nel Trevigiano
A Roncade, i Carabinieri hanno denunciato un cittadino romano di 46 anni e un suo complice pakistano. La truffa consisteva nell'ottenere da una residente trevigiana due ricariche su carta di credito, del valore totale di 500 euro. La vittima credeva erroneamente di comprare un attrezzo agricolo, pubblicato su un sito di annunci economici.
A Maserada sul Piave, un 56enne pescarese è stato deferito per aver ottenuto, attraverso raggiri, un bonifico di 250 euro da un 61enne trevigiano. Quest'ultimo, credendo di ricevere il corrispettivo per la vendita di un mobile, annunciato su un sito di annunci economici, ha denunciato la truffa ai Carabinieri.
Nella provincia di Pavia, un individuo è stato individuato dai Carabinieri di Paese per aver truffato un 31enne. Dopo aver messo in vendita online un treno di gomme invernali, l'uomo ha ottenuto 1.000 euro senza consegnare la merce, rendendosi poi irreperibile.
A Riese Pio X, i Carabinieri hanno deferito un 38enne di origini nigeriane per aver falsificato l'email di una ditta di ceramiche del trevigiano. L'uomo è riuscito a farsi accreditare quasi 15.000 euro su un proprio conto corrente, soldi versati da un'azienda della provincia di Latina per il pagamento di una fattura di acquisto di piastrelle mai consegnate.
Ad Asolo, due truffatori sono stati scoperti dai Carabinieri. Un 18enne del salernitano ha convinto una 68enne locale a effettuare una ricarica di 990 euro, fingendo di essere la figlia della vittima attraverso messaggi SMS. Un 40enne napoletano, presentandosi come operatore finanziario, ha indotto in errore una 42enne trevigiana, riuscendo a sottrarle la somma di 4.700 euro con una falsa "operazione di ripristino della carta di credito".