"Gli animali non sono ammessi al cinema", peccato fosse il cane guida di una donna ipovedente

Si è presentata al cinema Edera di Treviso domenica scorsa, il 3 dicembre 2023, con il suo inseparabile cane guida. In quanto ipovedente si era recata lì consapevole di poter accedere senza problemi, come prevede la Legge. E invece è successo quello che non sarebbe dovuto accadere. La donna, infatti, è stata mandata via.

Donna ipovedente "rimbalzata" al cinema: "Il cane non può entrare"

Non le è stato permesso, in sintesi, di entrare con il suo cane guida. E la vicenda, come prevedibile, ha sollevato un vero e proprio polverone. Luana, ora ripercorriamo un po' la storia, si era diretta al cinema in occasione della giornata internazionale per i diritti delle persone disabili che "cadeva", appunto, domenica scorsa.

Ma all'Edera di Treviso non è mai entrata perché i referenti sul posto hanno negato l'ingresso al suo cane guida, il suo Tyson. C'è da dire che, al di là della decisione al momento dei fatti (presa da un lavoratore), decisione davvero discutibile e fuori luogo, i titolari hanno voluto chiedere scusa. E questa è già una buona notizia. E hanno promesso di voler contattare personalmente la donna per portare la propria solidarietà.

"Se fossimo stati presenti non sarebbe mai accaduto", hanno riferito. E noi tutti vogliamo crederci, vogliamo credere che si sia trattato di un drammatico errore. E non di una scelta. Perché il cane guida, per una persona ipovedente, non è un animale da compagnia ma una presenza essenziale. E come tale deve essere considerata. Da tutti. Per lo Stato italiano, infatti, dal 1988 e poi con un aggiunta dal 2006 non devono esistere barriere e discriminazioni nei confronti di persone con disabilità.