Omicidio di Paderno, Bledar Dedja ucciso da una coltellata alle spalle: s'indaga su scambi di messaggi col killer
Gli inquirenti perseguono l'ipotesi di un movente passionale, tra gli interrogati anche una donna che il 39enne aveva conosciuto su un'app di incontri
L'autopsia, effettuata ieri 23 gennaio 2024, ha confermato che il fendente fatale che gli ha perforato il polmone sinistro è stato sferrato alle spalle. Bledar Dedja, il 39enne albanese trovato senza vita domenica scorsa, 21 gennaio 2024, in un bosco di Paderno del Grappa, è stato ucciso con più di 20 coltellate.
L'autopsia: Bledar Dedja ucciso da una coltellata alle spalle
E' stata eseguita ieri, martedì 23 gennaio 2024, l'autopsia sul corpo di Bledar Dedja, condotta dall'anatomopatologo Alberto Furlanetto presso l'obitorio dell'Ospedale di Treviso. La causa del decesso è stata individuata in un unico colpo mortale alla schiena, sufficientemente potente da provocare un'emorragia interna nel torace.
Nonostante una ventina di coltellate ricevute, il colpo fatale, sferrato alle spalle forse mentre Dedja cercava di scappare dall'assassino, è stato determinante.
L'esame post mortem ha anche permesso di stabilire l'orario del decesso, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato. L'arma del delitto, presumibilmente una lama di notevoli dimensioni, non è ancora stata trovata. Le ferite sulle braccia e sulle mani della vittima testimoniano il suo tentativo di difendersi dagli attacchi.
Il movente passionale al centro delle indagini
Al centro delle indagini anche la possibilità che Dedja abbia avuto rapporti sessuali poco prima dell'aggressione mortale, la vittima è infatti stata trovata con i pantaloni abbassati.
La pista su cui si stanno concentrando gli inquirenti al momento è quella di un movente passionale. Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Dedja, un boschetto in località Paderno, a Pieve del Grappa, è infatti una zona frequentata solitamente da coppiette.
L'ipotesi di una rapina finita male è stata esclusa dai militari dell'Arma, poiché all'interno dell'auto della vittima, trovata a 100 metri dal corpo, sono stati rinvenuti portafogli e cellulare del 39enne.
Ed è proprio sul cellulare che si cercano gli indizi di una possibile relazione extraconiugale che potrebbe essere costata la vita a Dedja. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore del 39enne attraverso i messaggi e le chiamate, per cercare di risalire alla persona (o le persone) con cui si sarebbe dovuto incontrare quel sabato pomeriggio.
In questi giorni sono state interrogate numerose persone, tra familiari e amici di Dedja, inclusa una persona che afferma di averlo conosciuto due anni fa tramite un'applicazione per incontri.