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A Preganziol
Scomparsa da martedì, commessa di un sexy shop trovata sgozzata in un casolare
La vittima è Vincenza Saracino, 50enne originaria di Molfetta. Il corpo è stato trovato, mercoledì 3 luglio 2024, in uno stabile abbandonato in via Maleviste
E' stato ritrovato in un casolare abbandonato a Preganziol il corpo senza vita di Vincenza Saracino, mercoledì 3 luglio 2024. Della 50enne si erano perse le tracce da martedì 2 luglio 2024.
Trovata morta in un casolare abbandonato Vincenza Saracino
E' stata trovata morta, con una profonda ferita alla gola, Vincenza Saracino. Il corpo della 50enne, originaria di Molfetta e residente a Treviso insieme al marito, è stato scoperto in un casolare abbandonato in via Maleviste a Preganziol.
Il corpo è stato rinvenuto accanto a una casetta in muratura abbandonata, situata non lontano dall'abitazione in cui viveva con la famiglia. A trovare il cadavere è stata una squadra di vigili del fuoco, impegnata nelle ricerche dopo che la prefettura di Treviso aveva attivato le procedure di emergenza in seguito alla denuncia di scomparsa presentata dal marito. Della 50enne infatti non si avevano più notizie dal tardo pomeriggio di martedì 2 luglio 2024.
Era scomparsa da 24 ore
La 50enne era scomparsa nel tardo pomeriggio di martedì 2 luglio, quando si era allontanata dal negozio che gestiva con il marito, il sexy-shop De Sade di Preganziol, a bordo di una city bike elettrica azzurra con cestino e portapacchi neri.
L’ultimo avvistamento della donna risale alle 17.30 di martedì, vicino al supermercato IperLando a Preganziol. Al momento della scomparsa, indossava una maglia e dei leggins a fantasia "animalier", scarpe Nike Dunk e una borsetta nera. Vincenza è stata trovata con addosso questi stessi abiti e con una profonda ferita alla gola, la sua bici era all’esterno del casolare.
Indagini in corso
Sul caso indagano i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso, sotto la supervisione del pm Giovanni Valmassoi. Gli investigatori attendono ora i risultati dei rilievi della Scientifica.
Mancano all'appello alcuni effetti personali della donna e l'arma del delitto. Non è ancora chiaro se Vincenza sia stata uccisa all'interno del casolare o se sia stata trascinata lì dopo essere stata ferita mortalmente.
