Base jumper si schianta contro le rocce in Norvegia, si è spento a 37 anni Matteo Mazza
Il decesso è avvenuto lo scorso 13 luglio 2024. Nella mattinata di sabato si è svolto il funerale nel centro polifunzionale “Don Antonio Possamai”
Nella mattinata di sabato scorso, 27 luglio 2024, nel centro polifunzionale "Antonio Possamai" di Orsago si è svolto l'ultimo saluto a Matteo Mazza, base jumper 37enne che qualche settimana fa ha perso la vita dopo un lancio in Norvegia.
Il base jumper Matteo Mazza morto in Norvegia
L'incidente mortale che ha riguardato Matteo Mazza si è verificato lo scorso 13 luglio 2024. Il 37enne di Orsago, maestro di sci che viveva in Nuova Zelanda, si è lanciato da un'altezza di 1.480 metri dal monte Skjerpisnuten, a strapiombo sulla valle dei laghi di Gudvangen. Purtroppo, nonostante Matteo abbia praticato il base jumping diverse volte in passato, questo lancio con la tuta alare ha portato alla tragedia.
Il 37enne, infatti, si è schiantato contro alcune rocce, un impatto che si è rivelato subito fatale. A informare tutti dell'accaduto è stato un conoscente che stava osservando il volo di Matteo con un binocolo. Sul posto, nell'immediato, sono intervenuti i soccorritori con due elicotteri. La salma del cittadino trevigiano è stata rinvenuta poco prima la mezzanotte.
Il funerale sabato mattina
A distanza di un paio di settimana dall'incidente, nella mattinata di sabato 27 luglio 2024, si è svolto il funerale di Matteo Mazza. La cerimonia è stata fatta nel centro polifunzionale "Antonio Possamai" di Orsago in forma strettamente privata. Il 37enne lascia mamma Maura, papà Antonio, Riccardo, Alessandra e Olimpia uniti a zii, cugini, amici e parenti.
I suoi compagni di base jumping lo hanno voluto ricordare con un post pubblicato su Facebook:
"Mi mancherà quel sorriso speciale, la tua anima dolce e la gentilezza dei tuoi occhi. Abbiamo in qualche modo scelto il nostro destino, consapevoli d'ogni azione e conseguenza, ora ti porterò con me ad ogni salto, come una piuma d'oro nel mio cuore, grato per ogni attimo passato. Il dolore è di chi resta, tu ora va, vola e splendi".