Cosa è successo

Le foto dell'assalto al distributore Eni di Zero Branco: ladro fa esplodere la colonnina del self, ma brucia anche i soldi

Lo scoppio è avvenuto intorno alle 3,20 di lunedì 9 settembre 2024. L'intervista al gestore Giuseppe Sartor: "I danni sono stati importanti. L'area però è stata messa in sicurezza e sono tornato operativo negli orari di apertura dell'attività"

Le foto dell'assalto al distributore Eni di Zero Branco: ladro fa esplodere la colonnina del self, ma brucia anche i soldi
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Un boato improvviso che ha rotto la quiete notturna di Zero Branco. Verso le 3,20 di lunedì 9 settembre 2024, il distributore Eni di via Kennedy è stato preso d'assalto da un malvivente che ha fatto esplodere la colonnina del self-service. Lo scoppio, però, è stato talmente tanto forte che ha mandato in cenere anche i contanti contenuti all'interno e su cui voleva mettere le mani. Danni ingenti all'attività commerciale, ma la zona è già stata messa in sicurezza:

"Sono tornato a lavorare senza problemi, ma al momento solo negli orari di apertura" ci ha dichiarato il gestore Sartor del distributore.

Assalto al distributore Eni di Zero Branco

Il raid, come detto, è avvenuto a notte fonda nel distributore Eni di via John Kennedy 30/1 a Zero Branco.

Intorno alle 3,20, un ladro incappucciato si è presentato davanti alla colonnina del self-service e, attraverso la "tecnica della marmotta", l'ha fatta saltare completamente in aria. Questo metodo consiste nel piazzare materiale esplosivo, attraverso un oggetto metallico a forma di cono, dopo aver fatto in precedenza un buco nello sportello.

Sulla carta sarebbe dovuto essere di un colpo sicuro, la realtà però ha detto tutt'altra cosa. Il malvivente, infatti, deve aver fatto male i conti perché, una volta accesa la miccia, l'esplosione è stata talmente tanto forte che non solo ha fatto danni ad altri elementi dell'attività commerciale, ma ha anche bruciato del tutto i contanti, circa 300 euro, presenti all'interno della colonnina del self-service. Di fronte a questo buco nell'acqua, il ladro non ha potuto far altro che darsela a gambe levate.

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Uno scoppio simile ha risvegliato subito i residenti di via Kennedy che, nell'immediato, hanno contattato il 112. Sul posto si sono presentati i Carabinieri di Dosson che, una volta compreso cosa fosse successo, hanno contattato il signor Giuseppe Sartor, gestore del distributore Eni.

"Io sono arrivato sul posto circa venti minuti dopo l'accaduto, quindi verso le 3,40. L'esplosione ha distrutto completamente la colonnina del self-service, provocando danni importanti sia alle doghe della tettoia, che sono cadute al suolo, sia al fabbricato dove gestisco l'attività. Per fortuna non ci sono state conseguenze per il bar che lavora qui accanto" ci ha raccontato il gestore Sartor.

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I Carabinieri, quindi, hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. Subito sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Dai filmati è stato possibile vedere i momenti precedenti allo scoppio, con il ladro che si è avvicinato alla colonnina del self-service per piazzare l'esplosivo. Una volta fallito il colpo si è poi dileguato nel nulla. Da capire se il malvivente avesse dei complici.

"I danni sono stati importanti, ma per fortuna sono assicurato - ci ha spiegato Giuseppe Sartor - Già lunedì tutta l'area dell'esplosione è stata messa in sicurezza e io ho potuto riaprire l'attività. La colonnina del self-service è fuori uso e quindi fino a che non verrà sostituita non posso garantire quel tipo di servizio. Fortunatamente posso lavorare negli orari di apertura del distributore".

I Carabinieri sono ora al lavoro per cercare di dare un volto e un'identità al responsabile del raid notturno che ha colpito il distributore di via Kennedy a Zero Branco.

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