A Treviso

Rapina al Nu Store, fermato anche il secondo ladro: ha 18 anni

Grazie a un’intensa attività investigativa, gli agenti sono riusciti a identificare il complice del ventitreenne tunisino già arrestato

Rapina al Nu Store, fermato anche il secondo ladro: ha 18 anni
Pubblicato:
Aggiornato:

La Polizia di Stato ha individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria il secondo responsabile della rapina avvenuta lo scorso 12 ottobre 2024 al Nu Store a Treviso.

Rapina al Nu Store, fermato anche il secondo ladro: ha 18 anni

Sabato scorso due ladri sono stati sorpresi mentre tentavano di rubare all'interno di un negozio in Viale della Repubblica, per poi aggredire con pugni e spray al peperoncino due dipendenti.

Un 23enne è stato arrestato subito dopo essere uscito dal negozio, mentre il complice si è dato alla fuga.

Grazie a un’intensa attività investigativa condotta subito dopo la rapina , gli agenti sono riusciti a identificare il complice del ventitreenne tunisino già arrestato. Si tratta di un connazionale, diciottenne, nato nel 2006, immortalato dalle telecamere di sorveglianza e riconosciuto dai dipendenti del negozio coinvolto nella rapina.

La posizione del giovane, in merito alla sua regolarità sul territorio italiano, è attualmente al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato.

L'efficace e rapido intervento della Polizia ha permesso, in pochi giorni, di identificare due dei responsabili, fornendo così una risposta tempestiva e rassicurante alla cittadinanza. Oltre alle operazioni di polizia giudiziaria, è stato essenziale anche il lavoro svolto sul fronte amministrativo: il trattenimento del ventitreenne presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) di Milano è il passo preliminare per procedere alla sua espulsione dal territorio nazionale, prevista nei prossimi giorni.

Il Questore di Treviso, Alessandra Simone, ha sottolineato l'importanza dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, che rimangono una priorità assoluta per la sicurezza della provincia di Treviso e dei suoi cittadini. Quando la prevenzione non è sufficiente, la Polizia di Stato si impegna a rispondere con azioni repressive rapide ed efficaci, come dimostrato in questo caso.

Seguici sui nostri canali