Mense da incubo: 8 scuole non a norma in provincia di Treviso
In totale, sono state rilevate 14 infrazioni amministrative e sequestrati 267 kg di alimenti non conformi alle normative
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ‒ d’intesa con il Ministero della Salute ‒ ha avviato una campagna di controlli a livello nazionale volta alla verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici. Durante i controlli effettuati in provincia di Treviso, sono state scoperte ben 8 mense scolastiche non a norma.
Mense da incubo: 8 scuole non a norma in provincia di Treviso
Durante il mese di ottobre, in provincia di Treviso sono state ispezionate 22 mense scolastiche. Di queste, ben 8 sono risultate non conformi agli standard previsti, e le violazioni riscontrate sono state prontamente segnalate all’Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria (AULSS) competente. Nel complesso, sono state rilevate 14 infrazioni amministrative e sequestrati 267 kg di alimenti non conformi alle normative.
In particolare, il 3 ottobre 2024, a Paese è stato scoperto un centro educativo per l’infanzia che operava senza le necessarie autorizzazioni per il servizio di refezione scolastica e senza la registrazione sanitaria obbligatoria. La struttura, che accoglieva bambini tra i 2 e i 6 anni, è stata quindi sottoposta a sequestro amministrativo.
Una mensa su 4 non è a norma: 225 violazioni in tutta Italia
Questi controlli rientrano in una campagna nazionale avviata dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e qualità nelle mense scolastiche di tutto il Paese.
L’attività, che proseguirà per tutto l’anno scolastico, ha coinvolto finora oltre 700 mense di scuole pubbliche e private, rilevando irregolarità in circa una mensa su quattro, con violazioni che spaziano da carenze igienico-strutturali alla mancata tracciabilità degli alimenti e all’assenza di indicazioni sugli allergeni. In totale, sono state accertate 225 violazioni amministrative e penali, per un ammontare complessivo di sanzioni pari a 130 mila euro.
Nei casi più gravi, sono stati denunciati 5 gestori e sequestrati punti di cottura e dispense con circa 350 kg di alimenti non conformi per un valore di 5 milioni di euro.